Autostrade, il rincaro minaccia l’esodo estivo

Pedaggi autostradali più cari già a partire dal prossimo mese. Una sentenza del Tar del Lazio, infatti, ha bocciato il blocco sui pedaggi autostradali ordinato nel 2014 dall’ex ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi. Verso la decisione del ministero aveva fatto ricorso al tribunale amministrativo il gruppo Toto, concessionario dell’Autostrada dei Parchi: il gruppo  rivendicava il diritto a recuperare attraverso un aumento dei pedaggi gli incassi persi nel 2015, 2016 e in parte del 2017. La sentenza di oggi del Tar dà, dunque, il via libera agli aumenti che in alcune tratte potrebbero sfiorare il 10%. Tabelle alla mano, entro un mese la Roma-Pescara potrebbe costare 22 euro contro i 20,20 di oggi, la Roma-Teramo arrivare a 19,80 (17 euro oggi). La sentenza naturalmente costituirà un precedente che consentirà agli altri concessionari di far valere le loro richieste di adeguamento delle tariffe, stante fra l’altro la natura provvisoria del provvedimento che è sopravvissuto al suo estensore, nel frattempo sostituito nelle deleghe dal ministro Graziano Del Rio.