Sui vaccini obbligatori, non c’è un fronte compatto delle regioni. Anzi. Dopo l’annuncio di Luca Zaia di voler impugnare il decreto che impone l’obbligo delle vaccinazioni per l’iscrizione all’asilo nido e alla materna, anche l’assessore alla Salute della regione Liguria ha detto esplicitamente di essere contraria all’obbligo.
La settimana scorsa, era stato il consiglio provinciale del Trentino Alto Adige ad aver approvato all’unanimità una mozione che chiede “lo stralcio delle misure coercitive previste dal decreto sui vaccini e una campagna di sensibilizzazione ampia ed equilibrata”. Da un punto di vista “formale” il provvedimento non ha alcun valore dal momento che le regioni a Statuto autonomo non hanno competenza legislativa primaria in questa materia. Da un punto di vista politico, invece, è inevitabile che il Südtiroler Volkspartei, il partito politico della provincia autonoma di Bolzano che siede nella maggioranza parlamentare, farà sentire il dissenso della popolazione che rappresenta nel corso della conversione.
Intanto il governo va per la sua strada: ha avviato l’iter di conversione del decreto legge e nel frattempo ha attivato il numero verde 1500 per dare alla famiglie tutte le informazioni di cui necessitano per mettere in pratica l’obbligo.