Circa 1.800 litri di latte d’asina destinato all’infanzia sono stati sequestrati dal Nucleo antifrode di Parma. A far scattare l’operazione la carenza degli elementi essenziali previsti dalle norme di settore per stabilire la provenienza del prodotto. Il latte d’asina è ritenuto ideali per gli allergici alle proteine del latte vaccino, soprattutto per i bambini, in quanto ha una composizione simile al latte materno (ma con meno grassi, che infatti devono essere integrati per i più piccoli). Questo prodotto, essendo di nicchia e con costi produttivi alti, ha prezzi decisamente maggiori del latte vaccino: circa 15/18 euro al litro, per il prodotto fresco, e 26/33 euro per 100 grammi liofilizzati.
Il sequestro
Un business con ampi margini di guadagno su cui le forze dell’ordine giustamente hanno deciso di puntare la lente d’ingrandimento. Così i Nac di Parma, dopo alcuni controlli in un’azienda di trasformazione della zona, hanno sequestrato 126,500 kg di latte di asina liofilizzato indirizzato alla trasformazione nell’equivalente di circa 1.800 litri di latte destinati all’infanzia.  “La sicurezza dell’alimentazione dei piccoli consumatori è un bene prezioso e prioritario – scrive il Comando dei carabinieri di politiche agricole e alimentari in un comunicato –  in relazione ai molteplici fabbisogni nutrizionali specifici e alla delicatezza delle plurime implicazioni della salute dei bambini”.