Il boom del vinile ha trascinato vecchi amanti a spolverare i dischi abbandonati in uno scatolone e acceso la curiosità dei neo ti. Un dato su tutti: a dicembre del 2016 la vendita di Lp ha superato quella di musica scaricata dai negozi sul web in Inghilterra. E l’Italia è al settimo posto tra i paesi in cui il vinile cresce di più. Per chi avesse fatto un pensierino al ritorno al giradischi, abbiamo stilato una piccola guida utile.
Quale trazione?
C’è quella diretta e quella a cinghia. La prima mantiene nel tempo una velocità costante, l’altra potrebbe avere bisogno di una sostituzione della cinghia di gomma quando, dopo molti usi, tende ad allentarsi. Il vantaggio dei prodotti con trazione a cinghia è una maggio- re silenziosità del meccanismo di rotazione.
Le velocità
La maggior parte dei giradischi ha due velocità, 33 e 45 giri per minuto: la prima è destinata ai dischi da 12 pollici, corrispondenti a un album, la seconda per i 7 pollici, i “singoli”. Alcuni giradischi possono funzionare anche a 78 giri: consideratela una caratteristica importante solo se avete intenzione di ascoltare dischi antichi, prodotti prima degli anni ‘50.
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Preamplificato o no
Gran parte dei giradischi non hanno amplificazione interna. Non basta, dunque, collegare le casse per sentire la musica ma c’è bisogno di un ampli catore, da acquistare separatamente (almeno 150 euro per uno discreto). Attenzione perché l’ampli catore potrebbe non avere l’ingresso phono, dedicato ai giradischi. In questo caso, va comprato un “pre-amp” (dai 40 euro in su) da usare come adattatore. Ci sono poi i modelli preamplificati, che fanno risparmiare i costi accessori, ma rendono complicato e in certi casi impossibile un successivo miglioramento delle prestazioni.
La puntina
Ne esistono da 30 euro come da 250 euro, la differenza sta nella qualità di riproduzione. Non si confonda la puntina con la testina, che è il pezzo a cui la puntina viene collegato. Se si rompe la puntina, basta cambiare quella, non serve comprare altro.
Uno che non “salta”
Soprattutto per giradischi economici, si va incontro al rischio del fastidioso effetto “scivolamento” della puntina sul disco. Per evitarlo, meglio comprare giradischi forniti di un sistema di bilanciamento del peso del braccetto e di “Anti-skating”. Dove non è già previsto, è possibile comprare un panno di feltro antistatico da poggiare sul piatto, per aumentare l’aderenza del vinile e limitare le vibrazioni.
Quanto spendere
I giradischi “entry level”, destinati ai novizi, vanno dai 70 euro ai circa 300. In particolare, a meno di 100 euro si trovano i modelli vintage: molto accattivanti esteticamente, ottimi come oggetti di arredamento, puntano anche sugli altri accessori (spesso sono dotati di ingresso Usb per ascoltare la musica in mp3 o registrare il vinile in digitale, e radio Fm) e sono dotati di altoparlanti integrati. La qualità della riproduzione, però, lascia a desiderare. Comprateli solo se volete togliervi lo s zio di riascoltare vecchi dischi o per capire se questo mondo vi piace davvero: altrimenti puntate a spendere dai 150 euro in su per un prodotto che pur non avvicinandosi ai giradischi di alto livello (dai 7-800 euro a salire), mantengono le promesse di un ascolto piacevole.