La petizione americana: via il piombo dalle tinture per capelli

Man worried about gray hair while looking into a mirror.

Via l’acetato di piombo dalle tinture per capelli. A chiederlo è una coalizione di consumatori americani che ha presentato una petizione per la messa la bando della sostanza sospetta nei prodotti per scurire i capelli grigi. Di recente, la Food and drug administration ha chiesto di limitare ulteriormente la quantità di piombo nei prodotti cosmetici ma non ha fatto rientrare in questa raccomandazione generale le tinture per capelli. Il piombo è una neurotossina cancerogena e per questo motivo dovrebbe essere messa al bando da tutti i prodotti per la cura della persona. A preoccupare sia la Fda che la coalizione di consumatori  l’assorbimento cutaneo che si verifica con tutti i cosmetici. “Nel caso delle tinture per capelli, vi è la certezza che quando si applica, l’acetato di piombo si diffonde ampiamente nelle immediate vicinanze mettendo a rischio inconsapevolmente tutte le persone che si trovano nelle vicinanze, compresi i bambini” ha spiegato Tom Neltner, direttore della politica sostanze chimiche dell’Environmental defense fund, una delle associazioni che fa parte della coalizione.

La Food and drug administration ha approvato l’acetato di piombo come una tintura per capelli nel 1980: gli studi condotti prima dell’approvazione non avevano riscontrato “nessun aumento significativo dei livelli di piombo nel sangue” concludendo che “non c’erano prove del suo assorbimento cutaneo”. L’Agenzia, tuttavia, ha previsto di indicare in etichetta dei prodotti un avviso di sicurezza del tipo: “Attenzione: Contiene acetato di piombo. Solo per uso esterno. Tenere il prodotto fuori dalla portata dei bambini. Non utilizzare il taglio o il cuoio capelluto abrasa. In caso di irritazione della pelle si sviluppa, interrompere l’uso. Non utilizzare per baffi colore, ciglia, sopracciglia, o capelli su parti del corpo diverso dal cuoio capelluto. Evitare il contatto con gli occhi. Seguire attentamente le istruzioni e lavare accuratamente le mani dopo l’uso “.

Secondo la coalizione che oggi chiede il bando del principio attivo della sostanza dalle tinture, si tratta di un’avvertenza vaga che non fa riferimento alle quantità di piombo considerate sicure. Infine – fanno notare – che studi condotti dopo il 1980 hanno avuto conclusioni differenti e non hanno escluso né la contaminazione né l’assorbimento.

 

 

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