Il tribunale di Grosseto ha condannato Eni a riattivare la fornitura del gas che aveva staccato ad una famiglia nei giorni a ridosso di Natale costringendola a trascorrere le vacanze al freddo. Secondo la società, infatti, la famiglia avrebbe dovuto accollarsi la morosità degli inquilini precedenti. La nuova famiglia, seguita legalmente dalla Confconsumatori, aveva, invece, effettuato la voltura e non si riteneva responsabile dei mancati pagamenti precedenti. Ne è partito un lungo botta e risposta con il call center della società secondo cui l’unico modo per riavere il gas sarebbe stato quello di pagare la morosità del precedente inquilino, di cui nel frattempo si erano perse le tracce.
Da qui il ricorso d’urgenza al tribunale che in 10 giorni ha condannato Eni a riattivare l’erogazione del gas in quanto “la morosità del precedente inquilino non era addebitabile al nuovo richiedente”. Secondo il giudice grossetano, una volta che l’erogatore del servizio ha avviato la fornitura senza chiedere alcunché, non può sospendere tale servizio reclamando la morosità del precedente intestatario della fornitura. “Non solo – aggiungono da Confconsumatori – il giudice, con ordinanza, ha già incaricato un perito affinché imponga al titolare della rete di installare nuovamente il contatore, ponendo tutte le spese a carico di Eni”.