Trenitalia mantiene l’abbonamento sulle tratte ad alta velocità, ma aumenta i prezzi. A partire dal prossimo mese, i pendolari che vorranno assicurarsi i biglietti per l’intero mese senza limitazioni di orari dovranno pagare in media circa il 35 per cento in più. E’ il caso della Torino-Milano, della Bologna-Firenze, della Firenze- Roma, della Milano-Firenze e della Reggio Emilia-Milano. Leggermente più contenuto il rincaro sulla Roma-Caserta – poco più del 31% – i viaggiatori abituali tra Bologna e Milano saranno costretti a pagare il salasso più alto, il 37,4 per cento in più. (continua dopo l’infografica)
Un aumento che ha fatto infuriare i pendolari: dalla pagina Facebook “Pendolari Alta Velocità Frecciarossa e Ntv” la protesta è già partita. Nel mirino non solo l’aumento ma anche la fascia oraria scontata: secondo i viaggiatori che ogni giorno si muovono per raggiungere il posto di lavoro “è assolutamente inutilizzabile”. Scrive un pendolare: “Chi dice a Trenitalia che noi siamo costretti ad entrare a lavoro massimo alle 9?“. Come dargli torto, la scelta dell’azienda ha il sapore di un “contentino” che tiene a cuore più le sue tasche che quelle dei pendolari. In più, particolare non trascurabile, quello che oramai l’azienda amministrata da Barbara Morgante è “monopolista” nel settore degli abbonamenti visto che Ntv ha lasciato il mercato.
Ingiusto colpire i lavoratori
Duro il commento di Federconsumatori che ha annunciato un’iniziativa in cui coinvolgerà politici e istituzioni per giungere ad una soluzione che non penalizzi i lavoratori: “Siamo veramente un Paese anomalo: da una parte la politica non riesce ad incrementare i livelli occupazionali, cercando ogni giorno di rassicurare le miglia di persone disoccupate in maggioranza giovani che stanno cercando soluzioni per aumentare i livelli occupazionali, dall’altra parte una azienda dove azionista è lo Stato, (Ministero dell’economia e delle finanze) aumenta in maniera spropositata i biglietti in abbonamento colpendo soprattutto quel mondo, in maggioranza di giovani, che utilizza l’alta velocità per lavoro. L’aumento è di circa il 35% in più, con modalità diverse rispetto alla tipologia degli orari utilizzati”. Stefano Esposito, deputato Pd e vice presidente della commissione trasporti e lavori pubblici del Senato, ha fatto sapere di “aver incontrato il ministro Del Rio che gli ha garantito un intervento nei confronti dell’azienda”.