Bolletta gonfiata? Maxi-conguaglio? Il rimborso non arriva? Il fornitore di luce o gas fa orecchie da mercante? Dal primo gennaio, prima di intentare causa all’azienda, è diventato obbligatorio tentare la strada della conciliazione.
Le conciliazioni sono gratuite e gestite dall’Autorità per l’energia, il gas e il sistema idrico attraverso il “Servizio conciliazione clienti energia” secondo le procedure delle nuove Adr, Alternative dispute resolution, ovvero le conciliazioni disciplinate a livello europeo. Possono accedere gli utenti di forniture di energia elettrica e gas che abbiano già inviato al proprio gestore un reclamo scritto e potranno accedere all'”arbitro energetico” una volta decorsi 50 giorni senza risposta o nel caso in cui la risposta sia negativa o ritenuta insoddisfacente dall’utente stesso.
Le “udienze” si svolgono a distanza, telematicamente, attraverso il sito dedicato dell’Authority. Prima di andare dinanzi al giudice la strada della conciliazione è obbligatoria e, in alternativa al servizio offerto dall’Aeegsi, è possibile comunque rivolgersi ad altri organismi come le Camere di Commercio o gli organismi privati iscritti dall’Autorità in un apposito elenco.
In una prima fase l’obbligo riguarderà solo i settori energia elettrica e gas, mentre per quanto riguarda il settore idrico, si dovranno aspettare ulteriori disposizioni attualmente allo studio.