Lidl, dopo E.Leclerc il gruppo della grande distribzuione francese, ha aderito all’appello lanciato da Foodwatch, onlus a tutela dei consumatori attiva in Francia, Paesi Bassi e Germania, per eliminare gli oli minerali, derivati dal petrolio, dalle confezioni visto che la migrazione negli alimenti è altamente probabile.
In una nota pubblicata su Foodwatch.org si legge: “Lidl ha ammesso di aver individuato il rischio di migrazione di oli minerali dall’imballaggio al prodotto. Il gruppo è impegnato in Francia, ma anche in Belgio e in Germania a rimuovere i Moah dai propri prodotti”. I Moah, è la sigla che sta a indicare i mineral oil aromatic hydrocarbons, sono sostanze, come sottolinea la onlus, sospettate di essere cancerogene, mutagene e perturbare il sistema endocrino. Speriamo che la stessa politica Lidl la estenda anche ai prodotti venduti in Italia.
I coniglietti “contaminati”
Contro la presenza di questi oli minerali, idrocarburi pericolosi per la salute, Foodwatch ha lanciato un anno fa una petizione-appello, firmata da oltre 100mila consumatori, francesi, tedeschi, belgi e olandesi, per chiedere alle aziende di eliminarle e alla politica di regolare la contaminazione degli alimenti con queste sostanze.
Foodwatch da anni è attiva nel monitoraggio dei residui di Moah e Mosh (altra tipologia di oli minerali fortemente sospettati di essere cancerogeni) che dalle confezioni migrano negli alimenti. A marzo scorso fecero molto rumore i risultati delle analisi condotte sui coniglietti di cioccolata pasquali: testando 20 prodotti, furono segnalate presenze maggiori di 5 mg/kg, ritenute da bollino rosso, nei prodotti a marchio della grande distribuzione Penny, Aldi e Lidl. E, clamorosamente, anche nel big del settore, la Lindt.
Residui anche nel Kinder
A luglio scorso invece vennero analizzate barrette di cioccolato e praline: i prodotti positivi a questi oli risultarono le praline Lindt Fioretto, i Kinder Riegel e i Sunrice di Aldi. Unica a prendere provvedimenti è stata la catena Aldi che ha chiesto ai produttori di limitare il contenuto di questi idrocarburi. Lindt e Ferrero, invece, non hanno commentato.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente