Sette campioni di origano secco su dodici testati dall’associazione australiana Choice contenevano in realtà foglie di ulivo e di sommacco. Non è la prima volta che l’origano è stato analizzato: a luglio dello scorso anno ci aveva pensato la britannica Which? che in 19 campioni su 78 della spezia ci aveva trovato ulivo e mirto. Lo studio è finito alla Food and drug administration che ha aperto un’indagine. Adesso è la volta di Choice che ha evidenziato la stessa adulterazione: l’associazione ha acquistato i campioni tra agosto e settembre 2015 e li ha sottoposti all’analisi spettroscopica.