Negli Usa si allunga l’elenco delle catene di vendita che hanno ritirato dai loro scaffali virtuali gli hoverboard, gli skate a motore, dopo i moniti della Cpsc. L’Agenzia di sicurezza federale degli Stati uniti, come aveva anticipato il Test-Salvagente, aveva chiesto ai produttori – in gran parte cinesi – di far certificare i modelli dopo il dilagare di incidenti di autocombustione di questi apparecchi, che avevano portato a numerosi incendi e a danni ingenti. A finire sotto accusa le batterie di questi skate a motore, che possono esplodere o prendere fuoco.
Dopo Toys’R’Us e Target, catene molto frequentate per l’acquisto di giocattoli, anche Amazon torna a bloccare le vendite sul web di hoverboard. Già nel dicembre 2015, quando si sono cominciate a diffondere le prime notizie sugli incendi degli hoverboard, il gigante online al dettaglio aveva sospeso le vendite chiedendo ai produttori la documentazione sui loro standard di sicurezza e offrendo rimborsi ai clienti che volessero restituire gli apparecchi.
Tutto tace, invece, in Europa, dove la questione sembra sottovalutata tanto dai regolatori comunitari quanto da quelli statali. E il pericolo che anche da noi possano accadere casi del genere diventa sempre più forte data la diffusione di questi apparecchi, una moda che sta pian piano prendendo piede anche nel Vecchio Continente.