E alla fine è arrivato il colpo di spugna. Non può che definirsi così l’approvazione del Parlamento europeo dei nuovi e più alti limiti per le emissioni dei veicoli, registrate nelle prove su strada che debutteranno entro il 2017 (data la ormai chiara inadeguatezza dei test di laboratorio). Aumenta, quindi, anziché diminuire la soglia di tolleranza dell’inquinamento da ossido di azoto, la sostanza tossica che ha dato luogo al maxi-scandalo del Dieselgate che ha travolto la Volkswagen e gettato più di un’ombra su altri marchi automobilistici.
LA GIUSTIFICAZIONE: “ANCORA TROPPI DUBBI TECNICI”
Il Parlamento difende la sua scelta: la nuova normativa delle prove su strada concederà ai costruttori emissioni 2,1 volte superiori a quelle su strada (mentre la Commissione Ambiente aveva proposto il limite di 1,5) perché vi sarebbero ancora alcuni dubbi tecnici sui dispositivi mobili che dovranno misurare le emissioni in condizioni reali di guida.
Quindi, un colpo al cerchio e uno alla botte: a settembre del 2017, a rendere la vita più complicata alle case automobilistiche e al motore diesel Euro 6 arriveranno i nuovi test su strada per misurare l’inquinamento atmosferico in condizioni reali; ma per non essere troppo cattivi, si potrà “sgarrare” qualcosa in più rispetto a quanto richiesto dagli ambientalisti.
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LEGAMBIENTE: “UNA SCELTA A FAVORE DELLE LOBBY AUTOMOBILISTICHE”
“Quello che è avvenuto a Bruxelles – ha dichiarato in un comunicato stampa Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente – è veramente assurdo e grave, è una scelta che va deliberatamente contro l’ambiente e la salute dei cittadini ed è solo a favore delle lobby automobilistiche. L’Europa dimostra di non aver imparato nulla dalle lezione Dieselgate-Volkswagen e di non vedere l’emergenza smog che attanaglia tante città europee, autorizzando il raddoppio dei limiti delle emissioni dei veicoli. È evidente che si ragiona in termini di condoni: come i condoni edilizi premiano i furbi che si costruiscono le case senza autorizzazione, così prevedere un raddoppio dei limiti delle emissioni per gli ossidi di azoto (NOx) dei veicoli diesel, che ora passeranno da 80 mg/Km ad oltre 160 mg/Km fino al 2021, significa premiare i furbi a discapito dell’innovazione e della qualità sulle quali le case automobilistiche dovrebbero puntare. Per contrastare l’inquinamento atmosferico servono anche limiti delle emissioni più stringenti, controlli pubblici più efficaci per evitare che i furbi la facciano franca, e una corretta e completa informazione su inquinamento e consumi”.
IL CALENDARIO DELLE NOVITÀ
Intanto sono ormai chiari i passi che porteranno le nuove norme a regime.
Entro settembre 2017, i nuovi diesel potranno superare del 110% il tetto degli 80 milligrammi di ossido di azoto (NOx), limite che dal primo settembre 2019 varrà per tutti i modelli di auto.
La soglia scenderà al 50% entro il 1° gennaio 2020 per i nuovi prototipi ed entro il 1° gennaio 2021 per tutti i nuovi modelli.