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Il nullaosta di Lollobrigida ai pesticidi nel bio
Dopo la nostra inchiesta sul decreto "Ammazza bio", il ministero delle Politiche agricole corre ai ripari proponendo delle modifiche: sparisce la bocciatura in presenza di tracce di pesticidi ma restano limiti troppo generosi per glifosato e altre molecole
Wwf: “Le associazioni del bio non si rassegnino ai pesticidi”
Wwf Italia è molto preoccupato per le posizioni favorevoli o ambigue delle maggiori associazioni del biologico italiano, FederBio, AIAB, AnaproBio, ConfagriBio sui contenuti del decreto di Lollobrigida sulle contaminazioni accidentali dei prodotti biologici
Decreto ammazza bio, si aprono le prime crepe tra i produttori...
Dopo la denuncia di Wwf Italia e Salvagente sulla bozza di decreto del ministero guidato da Lollobrigida, comincia a incrinarsi il fronte compatto dei produttori: Aiab e Anaprobio, uscita da Federbio dopo la scalata di Coldiretti, disposte a rivedere l'articolo 5 che ammetterebbe la contaminazione di pesticidi nel bio
Due decreti, tre indicazioni diverse, un risultato: così si ammazza il...
Il decreto che il ministero di Lollobrigida si appresta a varare sulle contaminazioni accidentali blocca gli alimenti biologici con tracce di pesticidi, salvo essere più tolleranti se la presenza è più evidente. Ma una norma di marzo contraddice tutto. Un cortocircuito che penalizza il settore
Federbio in difficoltà sul decreto ammazza bio: “Va cambiato”
Maria Grazia Mammuccini presidente di Federbio: "Le norme sulle tracce vanno modificate: sotto lo 0,01 il prodotto è sempre conforme. Ma contro le contaminazioni accidentali si concede un minimo di tolleranza. Il ministero però si impegni a far rispettare le distanze minime"
Decreto ammazza bio: così si è forti con i deboli e...
Nella bozza di decreto che il ministero dell'Agricoltura si appresta a varare scatta la tolleranza zero nel caso in cui ci siano tracce di pesticidi nei cibi biologici mentre si è più "generosi" se la contaminazione è più evidente. Come per il glifosato
Bio e certificazione, il “pasticciaccio” del ministero che è costato caro...
A fine maggio, per alcuni giorni, i produttori e i distributori di bio italiani non sono stati i grado di accreditare i propri prodotti presso la piattaforma nazionale ed europea a causa di una gestione deficitaria del "sigillo elettronico" necessario. La scoperta del Fatto quotidiano
Il maxi studio del Sant’Anna di Pisa: l’agroecologia ha un impatto...
L’agroecologia è identificata come una soluzione importante per aumentare la sostenibilità dei sistemi agricoli e alimentari. Ora una revisione realizzata da Paolo Barberi dell’Istituto Sant’Anna di Pisa a partire dall'analisi di oltre 13.000 lavori scientifici, dimostra chiaramente che le pratiche agroecologiche hanno anche effetti positivi dal punto di vista socio-economico
Salmone scozzese da allevamento, la denuncia delle Ong e dei ristoratori:...
Una lettera aperta firmata da trenta associazioni, organizzazioni ambientaliste, tra cui WildFish, il Pesticide Action Network e la Blue Marine Foundation, insieme ai ristoratori, critica la Soil Association, l'ente britannico che certifica il cibo biologico nel Regno Unito, per la sua etichettatura del salmone di allevamento scozzese
Dichiarazione ingannevole su mangime 100% italiano: Antitrust multa Fileni per i...
Antitrust, accogliendo un esposto presentato dal Codacons, ha elevato una sanzione da 100mila euro per pratica commerciale scorretta nei confronti della società Fileni Alimentare. Nel 2022, nonostante quanto dichiarato, le materie prime per allevare i polli bio non erano tutte italiane
“Niente vendemmia”, la scelta del produttore di Montepulciano per evitare l’uso...
Isidoro Rebatto, proprietario del Podere Casanova (10 etichette di Montepulciano), ha deciso di non vendemmiare quest'anno per non dover usare troppo rame per combattere la peronospora. "I trattamenti sarebbero stati incompatibili con la nostra idea di tutela di ambiente e salute"
“Ho comprato delle friselle bio, ma non c’è la fogliolina della...
Ci scrive un lettore inviandoci la foto dell'etichetta di una confezione di friselle con farina integrale bio, chiedendoci se sia normale che non ci sia la fogliolina stilizzata che indica il biologico certificato. La risposta è no, e non è l'unica cosa che manca