La melina di Wind per non restituire il deposito cauzionale

TRASLOCO DELLA LINEA

Caro Salvagente, purtroppo non riesco a recuperare il deposito cauzionale corrisposto alla Wind.
Nello specifico nell’agosto 2019 ho lasciato la Wind per un altro gestore e da subito chiamato il servizio clienti  per richiedere la restituzione del deposito cauzionale di 60€. Nonostante svariate telefonate e pratiche aperte ad oggi la  richiesta risulta ancora sospesa e la cosa più iritante è che non puoi interfacciarti con uffici competenti perché il servizio clienti, impotente in questi casi, non ti fornisce recapiti utili per questa controversia.
Chiedo quindi a voi qualche soluzione efficace per procedere con la mia richiesta.

Giancarlo B.

Caro Giancarlo il suo non è l’unico caso di mancata restituzione del deposito cauzionale, da parte di Wind. Abbiamo chiesto a Valentina Masciari, responsabile utenze dell’associazione dei consumatori Konsumer Italia, di aiutare lei e tutti coloro che si trovano in questa difficoltà. Ecco cosa ci ha risposto

Da ottobre 2017, Wind Tre, ha previsto una nuova formula per il deposito cauzionale richiesto in caso di attivazioni di contratti di rete fissa effettuata nei negozi Wind Tre, per i quali la modalità di pagamento è il bollettino postale.

Il costo del deposito, è di 60 euro e va versato direttamente al rivenditore, con la propria carta, oppure presso una ricevitoria SISAL, effettuando il pagamento tramite un codice personale di 18 cifre che l’interessato riceve tramite SMS.

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La restituzione deve avvenire automaticamente nella fattura di chiusura del contratto, senza necessità di fare richieste specifiche: si deve procedere ad attuare una compensazione tra dare ed avere, e quindi rimborsare eventuali crediti o chiedere il pagamento di eventuali residui.

Il servizio clienti, che dovrebbe supportare o comunque fornire le giuste indicazioni, latita e non può essere impotente in queste situazioni, come viene scritto dal Sig. Giancarlo, in quanto un preciso compito dell’assistenza ai clienti, è di segnalare la criticità sollevate, aprire una apposita pratica e quindi sollecitarla, se il cliente continua a lamentare la mancata risoluzione.

Per non parlare delle risposte che vengono date alle contestazioni scritte, che si basano su frasi preconfezionate, che non risolvono il quesito o problema posto.

In breve, la gestione del cliente e delle problematiche del cliente, non è una prerogativa di Wind.

Non è però giusto lasciar perdere, innanzitutto, perché è un proprio diritto, avere indietro il deposito cauzionale, e poi perché, ragionando sui grandi numeri, si può immaginare quanto possano arrivare a guadagnare i gestori con chi “molla”.

A questo punto, il Sig. Giancarlo, se non lo avesse fatto, può inviare una richiesta scritta nella quale sollecita la restituzione del dovuto; a seguire, se Wind continua a non rimborsare nulla, può avviare una procedura di conciliazione su ConciliaWeb, oppure una conciliazione paritetica, il cui modulo è disponibile online sul sito dell’operatore.