Olio di palma bandito dalle mense degli ospedali, delle scuole e di importanti aziende pubbliche. Niente più snack e merendine che contengono il grasso tropicale, insomma, neanche nei distributori automatici presenti in queste strutture. È quanto succede in Campania, grazie alla mozione approvata ieri a maggioranza in Consiglio regionale, promossa dalla consigliera Maria Muscarà del Movimento 5 Stelle.
“La mozione era già in campo da gennaio, ma per i tempi lunghi della politica era rimasta sulla carta. Ieri, invece, è passata a maggioranza in Consiglio regionale e nessuno ci avrebbe mai scommesso – ha spiegato al Test-Salvagente la consigliera regionale M5S Maria Muscarà – La mozione impegna la Giunta a escludere da tutti i bandi di gara della Regione Campania che riguardano mense ospedaliere, mense scolastiche e di altre strutture pubbliche sensibili, compresi i distributori automatici presenti in questi luoghi, le aziende fornitrici di prodotti che contengono olio di palma. La nostra iniziativa arriva dopo il nuovo parere pubblicato dall’Efsa il 3 maggio scorso che paradossalmente promuove gli altri oli di semi più scadenti rispetto al grasso tropicale che sprigiona livelli di contaminanti elevatissimi. In tutta Italia ci si sta muovendo verso l’eliminazione dell’olio di palma. Ormai l’hanno capito anche i produttori che seguono la comsapevolezza dei consumatori. Addirittura il Salone del Gusto che si terrà a settembre a Torino ha previsto che non partecipino produttori che usano olio di palma. Siamo di fronte a una battaglia culturale e noi continueremo a portarla avanti”.
“A Napoli, ad esempio, in una zona industriale fortemente degradata come quella di Ponticelli è nato un produttore che fa una crema di nocciole, come la “Nutella”, usando solo olio extravergine d’oliva e nocciole. Ho appena parlato con questo signore che si chiama Dario Meo e mi ha detto che sta per mandare una lettera ai consiglieri della Campania per ringraziarli di questa apertura nei confronti della qualità e della sicurezza alimentare. Abbiamo intenzione di fare una legge che blindi questa scelta. Per ora stiamo stilando un database con tutte le aziende della Campania che non usano olio di palma nei loro prodotti. Non so come reagiranno gli altri produttori, ma dovrebbero vergognarsi perché è una scelta che andava fatta già da tempo. Si dovrebbe vergognare anche l’Istituto Superiore di Sanità che non è stato attento al tema e si dovrebbe vergognare l’associazione olio di palma sostenibile che è formata da 4 mutinazionali”.