Tra le priorità della presidenza tedesca del semestre europeo oltre a centrare l’obiettivo di una legge Ue sul clima c’è la tutela della biodiversità e una riduzione netta dell’uso dei pesticidi, a cominciare dal “taglio” all’uso del glifosato. Lo ha detto Svenja Schulze, ministra tedesca per l’Ambiente, presentando alla stampa il suo programma per la presidenza di turno.
In questi anni la Germania ha vietato l’uso del glifosato negli orti domestici, nei parchi e negli impianti sportivi, e ha fissato “severi” limiti per il suo utilizzo in agricoltura. Eppure nel 2019 proprio il voltafaccia di Berlino favorì il rinnovo dell’autorizzazione all’uso del temuto erbicida per altri 5 anni, ovvero fino al 2023. Ora dopo le nozze tra la tedesca Bayer e la Monsanto e il mega indennizzo versato per chiudere decine e decine di cause per risarcimento negli Usa, la Germania sembra portare una posizione nuova in Europa sul glifosato. Sarà quella definitiva?