L’Efsa, l’Autorità per la sicurezza alimentare, ha pubblicato un parere sul benessere animale dei suini, dopo quello su polli e conigli. Scrive l’Authority: “La maggior parte dei rischi legati al benessere dei suini al macello è dovuta a competenze inadeguate del personale e a strutture mal progettate e mal costruite. È questa una delle principali conclusioni dell’ultimo parere dell’Efsa sul benessere degli animali durante le procedure legate alla macellazione. L’Efsa evidenzia come la mancanza di competenze e/o di formazione del personale addetto alla macellazione costituisca serio motivo di preoccupazione riguardo al benessere animale”.
Peter Stevenson, Chief Policy Advisor di Ciwf, Compassion in World Farming ha dichiarato al Salvagente: “Il più importante problema di benessere animale rivelato dal parere dell’Efsa è l’immensa sofferenza che comporta uno dei più comuni metodi per lo stordimento dei suini in Ue: l’uso di alte concentrazioni – 80% e oltre – di anidride carbonica (CO2). Efsa sottolinea che questi metodi di stordimento causano “dolore, paura e stress respiratori. Efsa raccomanda inoltre che l’uso di alte concentrazioni di CO2 per stordire i suini siano sostituite con altri metodi con effetti meno avversi”. “Molti Stati membri – prosegue l’esponente del Ciwf – usano questo metodo di stordimento inumano sull’80% dei suini. Perciò chiediamo al Commissario per la Salute Stella Kyriakides di proporre urgentemente una veloce dismissione dell’uso di alte concentrazioni di CO2 per lo stordimento dei suini”.
L’esaustiva disamina sui suini contenuta nel parere Efsa si occupa di tutto il processo della macellazione, dall’arrivo e scarico dei suini fino allo stordimento, all’abbattimento e al dissanguamento. Nel documento vengono individuati una serie di pericoli che danno adito a questioni di benessere come stress termico, sete, fame prolungata e difficoltà respiratorie, e vi si propongono, ove possibile, misure di prevenzione e correzione.
Come nel precedente parere sul pollame, la maggior parte dei pericoli – individuati 29 volte su 30 – è conseguenza di inefficienza del personale per fattori come mancanza di formazione e affaticamento. Secondo l’Efsa è possibile mettere in atto misure preventive per tutti i pericoli, mentre la gestione del macello riveste un ruolo cruciale nella prevenzione.
Di seguito un video di Ciwf-Italia sulla condizioni nei macelli:
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