L’Efsa ha accettato la richiesta del Ministero della Salute olandese di esaminare i risultati del rapporto dell’Istituto nazionale olandese per la salute pubblica e l’ambiente e analizzerà, nello specifico, la tossicità del Bisfenolo A per il sistema immunitario alla luce di queste nuove evidenze. Il rapporto dell’Istituto olandese raccomanda di incrementare la ricerca sulle alternative al Bpa e di consigliare ai consumatori di ridurre la propria esposizione al Bisfenolo da alimenti e altre fonti.
Cos’è il Bisfenolo
Il Bisfenolo A appartiene a un gruppo di sostanze chimiche potenzialmente in grado di interagire con i sistemi ormonali dell’organismo, ossia sostanze che alterano il sistema endocrino. E’ presente in alimenti, materie plastiche (policarbonato, epossifenoliche), carta termica e prodotti cosmetici.
Nel 2017 i risultati di uno studio americano
Le nuove evidenze scientifiche emerse sui potenziali effetti del Bpa sul sistema immunitario saranno valutati da un gruppo di esperti e non saranno rese note prima del 2018: nel 2017, infatti, sarà disponibile uno studio biennale del National Toxicology Program statunitense. Oltre alla revisione del rapporto olandese l’Efsa ha iniziato a prepararsi per questa imminente valutazione dei pericoli da Bpa elaborando un “protocollo scientifico” per la ricerca sistematica in letteratura scientifica e per la revisione trasparente di tutte le nuove evidenze scientifiche non incluse nella sua precedente valutazione.
Ancora in vigore i “vecchi” limiti
Nel frattempo restano in vigore i limiti fissati due anni fa dall’Efsa, che ha ridotto la dose giornaliera tollerabile (DGT) per il BPA da 50 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno (µg/kg di peso corporeo/giorno) a 4 µg/kg di peso corporeo/giorno.