Si allarga lo scandalo del latte contaminato all’aflatossina e dopo la Lombardia (dove tutto è iniziato circa un mese fa), ora tocca al Veneto dove il 5 aprile scorso Nas e Usl hanno riscontrato, dalle analisi in autocontrollo fatte eseguire nel mese di agosto da una latteria del trevigiano, la latteria Soligo, un eccesso di aflatossine e sequestrato 12 forme di grana padano in un centro di stagionatura. A queste si sono aggiunte, il 7 aprile, 5mila forme di formaggio prodotte in un caseificio del Vicentino, la Cooperativa Agricola Produttori latte di Nogarole Vicentino.
I controlli si sono intensificati dopo che, a metà marzo, la Procura di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati una trentina di persone (poi diventate circa sessanta) con l’accusa di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari. Si tratta di allevatori e responsabili di caseifici che, secondo quanto raccolto finora dall’inchiesta del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, avrebbero usato per fare il formaggio del latte contaminato da aflatossina M1, uno dei principali metaboliti dell’aflatossina B1 nell’uomo e negli animali.
Il rischio contaminazione è aumentato – scrive il Sindacato italiano veterinari medicina pubblica del Veneto – come conseguenza delle recenti condizioni climatiche, che si sono verificate in Italia nel corso dell’estate 2015: la prolungata siccità ha determinato una accresciuta contaminazione da aflatossine nelle produzioni di mais e nelle produzioni di latte che, in alcuni casi, ha superato i limiti fissati dalla normativa comunitaria. E non è un pericolo che può essere sottovalutato: l’incremento di aflatossine nel mais può avere ripercussioni di natura sanitaria sia dirette, sul mais ad uso alimentare, che indirette, attraverso l’uso dello stesso nei mangimi e la conseguente presenza di aflatossina M1 nel latte, oltre i livelli consentiti. Per questo motivo, la Regione Veneto con una nota dell’8 aprile ha trasmesso ai servizi veterinari delle Usl la circolare della Direzione generale per l’Igiene e Sicurezza degli alimenti del Ministero che ha disposto una intensificazione dei controlli. Controlli che hanno avuto come conseguenza i sequestri di questi giorni.