Se ne è andata, si dice normalmente quando una persona viene a mancare. Niente di più sbagliato se ci ha lasciato qualcosa. E Delia Vaccarello, giornalista che per anni aveva prestato la sua penna e la sua sensabilità al Salvagente, ha lasciato molto più di qualcosa. Anni di ottimo giornalismo, molti libri che continueremo a leggere e altrettante rubriche per molti giornali.
Tra questi c’era anche il Salvagente per il quale dal 2010 ogni settimana (sì il giornale era settimanale all’epoca) sceglieva una lettera tra quelle che riceveva quotidianamente e ci consegnava diverse cartelle che ci raccontavano il mondo dei ragazzi, delle ragazze. Le ombre di una sessualità vissuta a volte con disagio, spesso repressa dai “grandi” perché diversa, ma anche il bullismo, i rapporti coi genitori. E poi l’alcool, gli amori, i turbamenti…
Si chiamava Salvagiovani la rubrica di Delia ed era quanto di più distante dallo stereotipo della “posta del cuore”: era un canale di comunicazione, spesso tanto difficile da essere molto poco praticato, tra generazioni.
Noi la vogliamo salutare con il titolo di un suo libro “Quando si ama si deve partire”. E lasciar partire. Ciao Delia.