Le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono in lizza per diventare patrimonio mondiale dell’Unesco. La decisione finale il Comitato apposito la prenderà durante l’incontro che si terrà dal 30 giugno al 10 luglio 2019 a Baku, Azerbaijan, dopo che il territorio veneto famoso per il vino con le bollicine ha superato il primo step.
La lettera
La notizia è di sicuro positiva per l’orgoglio nazionale, ma non tutti i cittadini della zona ne sarebbero contenti. In diversi, infatti, si lamentano dell’impatto pesante dei pesticidi irrorati sulle vigne per chi vive nelle colline del prosecco. Tanto che Francois Veillerette, presidente del Pesticide action network international (PAN International), scrive una lettera al comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco per mettere in crisi la decisione: “Vi scriviamo per conto di  che rappresenta 600 organizzazioni, istituzioni e individui in oltre 90 paesi che lavorano per sostituire l’uso di pesticidi pericolosi con alternative ecologicamente valide e socialmente giuste”, esordisce il Pan, “La regione del Prosecco DOCG è caratterizzata da un’intensa produzione di vino, in cui i vigneti coprono sia le aree urbane che quelle naturali dell’intera area e dove vengono utilizzati intensamente i pesticidi pericolosi. L’uso intensivo di pesticidi ha già dimostrato effetti negativi sulla salute della popolazione locale e sulla qualità della vita nella regione. Le persone che vivono in prossimità delle zone viticole soffrono di questi effetti giorno dopo giorno”.
Le proteste
Secondo quanto scrive Veillerette, “i cittadini della regione del Prosecco hanno contestato fortemente la nomina di Prosecco come patrimonio mondiale, poiché il loro benessere e la loro salute sono continuamente minacciati dall’uso di pesticidi pericolosi”. I residenti locali, insieme alla partecipazione di numerose organizzazioni, hanno organizzato marce, petizioni, proteste di sit-in che chiedono di fermare il processo di iscrizione dei 15 comuni del Prosecco DOCG a Treviso (Italia) come patrimonio mondiale finché non interrompono il uso di pesticidi pericolosi e garantire il benessere e la salute dei suoi abitanti. Va detto che il Consorzio Valdobbiadene ha rinunciato al pesticida più famoso, il glifosato, ma per Pan non è abbastanza, tanto da invitare il comitato a “non scrivere i 15 comuni del Prosecco DOCG a Treviso (Italia) come patrimonio mondiale fino a quando non interromperanno l’uso di pesticidi”.  Una posizione che non mancherà di certo di creare polemiche, ma che incontra la rabbia di molti cittadini che si sentono abbandonati rispetto all’invadenza dei fitofarmaci usati abbondantemente vicino case, scuole, ospedali.