La “resistenza” da parte dei farmacisti a dispensare ellaOne, la cosiddetta “pillola dei cinque giorni dopo”, registrata da un sondaggio condotto da SWG (citato da RIFday del 5 febbraio scorso), ha indotto anche Farmacieunite, il sindacato di titolari presieduto da Franco Gariboldi Muschietti, a ricordare a tutti i suoi associati la necessità del più scrupoloso rispetto delle regole e, quindi, del regime di vendita del contraccettivo d’emergenza. Che, da maggio dello scorso anno, può essere acquistato anche nel nostro paese senza ricetta medica per tutte le maggiorenni.
“Il farmacista deve dispensare quanto richiesto senza addurre motivazioni personali” sottolinea Muschietti in una nota. “Siamo operatori della salute e il nostro ruolo è quello di agevolare le problematiche e non di gravarle ulteriormente. Il farmaco, tra l’altro, come più volte ribadito, non interrompendo la gravidanza, non può definirsi abortivo. Al contrario, sicuramente può contribuire ad arginare in modo significativo il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza”.