Il sospetto è che le pillole anticoncezionali a base di drospirenone possano causare episodi tromboembolici nelle donne che le assumono. In Germania, dopo un susseguirsi di episodi del genere, è stata avviata una causa civile nei confronti di Bayer (produttrice delle pillole in questione). Adesso anche in Italia, dopo una decina di denunce da parte di altrettante donne, lo Studio Legale Calvetti & Lawyers di Treviso ha avviato un’azione risarcitoria. Le pillole anticoncezionali in questione sono Yasmin, Yaz e Yasminelle: negli Stati Uniti la U.S. Food and Drug Administration ha ordinato alla Bayer di potenziare gli avvisi di rischio su tali prodotti e, addirittura, ha sanzionato la casa farmaceutica tedesca per pubblicità ingannevole imponendo una campagna pubblicitaria correttiva da 20 milioni di dollari.
 Sempre negli Stati Uniti la Bayer ha transato ben 651 cause avviate da donne vittime di episodi tromboembolici che avevano condotto anche a infarti e ictus: la medesima ha reso noto di aver pagato 142 milioni di dollari in rimborsi transattivi, per una media di circa 218.000 dollari a causa.
In Europa l’EMA – European Medicines Agency – ha dovuto affrontare il tema su impulso di numerosi Stati e della Commissione: all’esito di approfondite procedure, da una parte, sono state confermate le risultanze dei più recenti studi scientifici che indicano un aumento del rischio e, dall’altra, è stata rigettata la richiesta di Bayer di variare il marketing di tali prodotti per il trattamento dell’acne moderato tra le donne, evidenziando proprio che i rischi (di troembolia venosa) sarebbero stati maggiori dei benefici.