Il risarcimento per Dewayne Johnson, il giardiniere californiano ammalato di cancro dopo aver usato per anni erbicidi a base di glifosato come il Roundup, si riduce da 68 milioni di dollari e non 252 ma è confermato il verdetto di colpevolezza per la Monsanto, la multinazionale del food-tech acquisita nei mesi scorsi dalla Bayer. A stabilirlo il giudizio di appello emesso dal Tribunale di San Francisco che ha confermato la condanna per la Monsanto pur riducendo drasticamente la sanzione. Il giudice Suzanne Bolanos ha respinto la richiesta di Monsanto di rifare il processo per insufficienza di prove.
Durante il primo grado la giuria aveva concluso che la multinazionale dell’agrofarma “era consapevole della pericolosità dei suoi prodotti a base di glifosato e ha scelto di non avvertire i consumatori”. E per questo Monsanto era stata condannata a pagare 289 milioni di dollari a Dewayne il giardiniere 46enne, a cui rimangono solo due anni di vita, che per tanto tempo aveva usato erbicidi come il Roundup (il più usato al mondo) e Ranger Pro, contenenti glifosato.