Che fine ha fatto il Bonus Acqua? Sarebbe dovuto essere attivo dal 1° luglio 2018 e invece, denuncia Federconsumatori, “tra lungaggini burocratiche” e criticità nell’erogazione, dopo tre mesi nessun utente ne ha potuto beneficiare.
Il bonus sociale idrico per la fornitura di acqua è un sostegno alla cosiddetta povertà energetica, l’impossibilità di poter pagare le forniture di luce, gas e acqua, consentirebbe di non pagare un quantitativo minimo di acqua pari a 50 litri giorno a persona, equivalente al soddisfacimento dei bisogni essenziali, per le famiglie in difficoltà economica.
Non solo burocrazia
“Oggi, a distanza di quasi 3 mesi dal primo luglio – attacca in una nota Federconsumatori – gli utenti non riescono ancora a beneficiare del bonus, date le lungaggini burocratiche e la complessità dell’attuale meccanismo di erogazione. I Comuni e Caf, infatti, non sono ancora del tutto attrezzati per recepire le domande e la piattaforma (Sgate) che dovrebbe consentire ai gestori di lavorare le richieste, sembra ancora non essere pienamente operativa. Un ritardo inaccettabile, che si somma all’incomprensibile rinvio dell’introduzione dell’erogazione automatica per i bonus gas ed energia, che fino ad oggi rimane uno sterile annuncio”.
“Non usate il bonus per il reddito di cittadinanza”
Ma oltre agli ostacoli burocratici, l’associazione presieduta da Emilio Viafora, adombra anche altri rischi: “Non vorremmo che tali ritardi ed inefficienze rientrino nel disegno che prevede non solo la mancata operatività del bonus idrico, ma anche la totale cancellazione dei bonus energia e gas, per finanziare, invece, i fantomatici redditi e pensioni di cittadinanza“. E proprio il presidente Viafora conclude: “Prima di mettere in atto iniziative ardite, è fondamentale agire con senso di responsabilità, garantendo quantomeno i diritti acquisiti e le agevolazioni riservate alle famiglie meno abbienti, specialmente in una fase come quella attuale, in cui la povertà energetica è divenuto un fenomeno sempre più diffuso e allarmante”.