“Il decreto Martina sulla Xylella non ce lo chiede l’Europa, anzi! Il decreto è illegale e per questo deve essere ritirato”, lo sostiene la denuncia presentata alla Commissione europea da Diem25 il movimento politico fondato da Yanis Varoufakis, ex ministro dell’Economia greco, e dalla Società The Good Lobby, attraverso il sostegno legale dell’avvocato Mario Pagano dello Studio Airò. Il provvedimento dell’ex ministro dell’Agricoltura obbliga gli olivicoltori a impiegare pesticidi espressamente vietati dalla normativa comunitarie e italiana per contrastare la Xylella.
Il decreto prevede l’uso in quantità significative (due trattamenti chimici da maggio ad agosto, due trattamenti chimici da settembre a dicembre) di pesticidi espressamente vietati per l’uso esterno a causa dei loro effetti mutageni e altamente tossici, dice il Movimento, come l’Imidacloprid, e di pesticidi che saranno messi al bando gradualmente entro il 2033, come l’Acetamiprid, ma per il cui utilizzo è richiesta una rigorosa valutazione di impatto sulla popolazione, le acque e l’ecosistema agricolo di cui il decreto è invece sprovvisto.
Infine, nonostante mesi di negoziati tra la Commissione e il governo italiano, il decreto “non è ancora stato notificato alle istituzioni Ue, con ciò violando un obbligo preciso previsto dalle norme europee”.