“Bandire Glifosate, Mancozeb e Folpet (erbicida il primo, pesticidi i secondi ndr) via dal nostro disciplinare. La volontà c’è, attendiamo solo che il Comitato nazionale vini accolga ufficialmente la nostra richiesta”. Con queste parole, Stefano Zanette, rieletto presidente del Consorzio Prosecco doc, invita il nuovo governo a fare in fretta per ratificare la decisione dei produttori del famoso vino veneto, risalente ormai a più di un anno fa. La dichiarazione, rilasciata al Gazzettino di Treviso, è un’occasione per ribadire l’urgenza di un atto formale a livello nazionale: “Siamo da tempo in attesa di una risposta, ma con il Governo decaduto viviamo ora una situazione di impasse burocratica. Speriamo che il Comitato accolga questa modifica, che andrà a determinare scelte importanti in tema sostenibilità . E poi stiamo portando avanti il progetto pilota della certificazione del territorio seconda gli standard Equalitas”.
L’inchiesta del Salvagente
La richiesta del Consorzio Prosecco Doc è importante anche alla luce dei risultati delle analisi di laboratorio commissionati dal Salvagente e pubblicati sul numero di giugno, in cui viene fuori come in un prosecco di comune distribuzione si possono trovare fino a sette residui di pesticidi contemporaneamente. Nello specifico, in tutti e 12 i prodotti analizzati erano state trovate tracce di Folpet, proprio uno dei tre “cattivi” che Zanette ha promesso di vietare nelle produzioni del prosecco Doc.