Con l’avvicinarsi della stagione dei maxi concerti estivi, si alza anche il termometro del bagarinaggio online. Solo che questa volta, per evitare le polemiche e l’indignazione degli scorsi anni, il Ministero dell’Economia e finanza (Mef) ha emanato un decreto per bastonare i furbetti del secondary ticketing. Nel mirino del decreto, le organizzazioni che si avvalgono dei cosiddetti bot, i programmi automatici fanno razzia di ticket in pochissimo tempo. Le sanzioni previste per loro vanno dai 5mila ai 180mila euro. Non solo, i biglietti ottenuti con questo metodo e messi in vendita online verranno rimossi e nei casi più gravi gli stessi siti possono essere oscurati. Il decreto attuativo della legge 232/16, non prevede però sanzioni per i bagarini che si posizionano fisicamente fuori dagli eventi, purché agiscano “in modalità occasionale e senza finalità commerciali”.
Controllo e multa compito dell’Agcom
Dalla loro parte, i siti autorizzati a vendere biglietti di eventi live online, come Ticketone, devono garantire che le proprie piattaforme siano in grado di distinguere se ad acquistare i biglietti siano persone fisiche o bot, e in questo ultimo caso, devono impedire l’acquisto. La tempistica entro cui l’Agenzia delle entrate e l’Agcom devono fissare le specifiche tecniche per realizzare sistemi informatici sicuri è la fine di agosto. Le multe (possibili anche su segnalazione dei cittadini) e la vigilanza, invece, spetteranno all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che deve ancora fissare un regolamento in materia. Insomma, un buon passo avanti ma che a causa dei tempi burocratici avrà bisogno di ancora diversi mesi prima di poterne constatare l’efficacia.