Alcampo, la versione spagnola di Auchan, chiede scusa e risponde alle centinaia di consumatori che nell’ultima settimana hanno criticato sui social network l’iniziativa la Vida Azul, quella che in Italia si chiama La Vita in blu e che il Salvagente aveva criticato per primo. Le accuse?
Le stesse che avevamo documentato noi in un’inchiesta che dimostrava come il bollino che doveva orientare i consumatori nella scelta di prodotti più sani si è rivelato, invece, ampiamente discrezionale e frutto di una scelta più commerciale che scientifica.
In Spagna la società è stata costretta a una dichiarazione diffusa su Twitter in cui si scusa, assumendo errori nella proposta e annunciando cambiamenti che sperano di porre fine alle critiche.
“Da Alcampo vogliamo presentare le nostre scuse ed esprimere la nostra comprensione per la preoccupazione che la nostra selezione di prodotti blu ha causato, nonostante le nostre intenzioni positive”.
Inizia così il testo pubblicato da Alcampo, nel quale riconosce “di non essere stato in grado di trasmettere lo spirito del progetto Blue Life in modo corretto”. “Certo, abbiamo sempre rispettato i nostri clienti e un modo per farlo è offrire loro il miglior assortimento possibile per lasciarli liberi di scegliere”, aggiunge la nota.
La Alcampo cerca di tacitare molte delle critiche dei consumatori che parlavano di un’operazione commerciale: “Nel sistema utilizzato per la selezione dei prodotti non c’è e non ci saranno manipolazioni per favorire in particolare marchi o fornitori”.
L’Auchan spagnola prova a tornare sui suoi passi e chiede “collaborazione” alle organizzazioni dei consumatori, così come ai consumatori stessi “per partecipare, arricchire e lavorare insieme ai nostri esperti su criteri e categorie di selezione per facilitare sempre la scelta migliore per il consumatore”. Un passo indietro che farà anche la società che opera in Italia?