
Secondo la Commissione europea, entro 6 mesi il sorbato di calcio dovrà essere messo al bando all’interno dell’Unione Europea perché mancano dati sulla sua sicurezza. Il sorbato di calcio, noto anche come sale di calcio, è una polvere cristallina bianca fine usata come conservante in quanto impedisce la crescita di microbi, muffe e funghi negli alimenti. Si tratta, quindi, di un conservante utilizzato in una vasta gamma di alimenti, tra cui formaggi, frutta fresca e verdura, marmellate, dolciumi, cereali, carne e bevande analcoliche.
Mancano studi sulla genotissicità
Nel 2015, gli scienziati dell’Efsa hanno rivalutato tutti gli additivi alimentari autorizzati prima del gennaio 2009 ed hanno pubblicato un parere scientifico sull’acido sorbico (E 200), sul sorbato di potassio (E 202) e sul sorbato di calcio (E 203). A causa della mancanza di dati sulla genotossicità del sorbato di calcio non è stato possibile stabilire un livello di dose giornaliera accettabile (Adi). La Commissione europea ha, quindi, lanciato un bando pubblico per i dati scientifici e tecnologici su tutti e tre i conservanti al fine di colmare le lacune, ma nessun operatore commerciale ha presentato dati di genotossicità pertinenti per l’E 203.
“Senza tali dati l’Autorità non può completare la rivalutazione della sicurezza del sorbato di calcio come additivo alimentare e di conseguenza non è possibile determinare se tale sostanza soddisfi ancora le condizioni […] per l’inclusione nell’elenco dell’Unione degli additivi alimentari approvati” scrive la Commissione.
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