
Secondo Arera, i servizi clienti di Enel e E.on davano informazioni errati a clienti vulnerabili in merito alla loro diritto di aderire al più conveniente servizio a tutele graduali entro il 30 giugno scorso
Secondo Arera, i servizi clienti di Enel e E.on davano informazioni errati a clienti vulnerabili in merito alla loro diritto di aderire al più conveniente servizio a tutele graduali entro il 30 giugno scorso, come previsto dalla normativa.
Le informazioni errate
Con la progressiva uscita dal servizio di maggior tutela, le famiglie vulnerabili mantengono il diritto di decidere in quale regime di fornitura essere servite, inclusa la possibilità futura di rientrare in tutela o accedere al nuovo servizio di vulnerabilità.
I controlli in incognito
A far emergere l’anomalia sono stati i controlli in incognito realizzati dalla Guardia di Finanza, incaricata da Arera di verificare la trasparenza dei canali informativi delle società che gestiscono il servizio a tutele graduali. Le verifiche, condotte tra il 26 marzo e il 1° aprile 2025, hanno registrato conversazioni telefoniche durante le quali E.on ed Enel avrebbero comunicato in modo non corretto o fuorviante le opzioni disponibili per i clienti vulnerabili.
Le sanzioni in arrivo
Alla luce degli esiti dei controlli, Arera ha ritenuto sussistenti i presupposti per l’apertura di due distinti procedimenti, che potranno concludersi con sanzioni ai sensi della legge 481/1995. La durata massima delle istruttorie è fissata in 140 giorni, mentre la conclusione dei procedimenti è prevista entro 250 giorni dalla notifica del provvedimento. Arera ha dunque avviato due procedimenti, che potranno concludersi con sanzioni. La durata massima delle istruttorie è fissata in 140 giorni, mentre la conclusione dei procedimenti è prevista entro 250 giorni dalla notifica del provvedimento.
Enel: sempre agito nel rispetto delle regole
Enel ha così commentato: “con riferimento al procedimento sanzionatorio – si legge – la società precisa di aver sempre agito nel pieno rispetto della normativa primaria e regolatoria di riferimento, assicurando ai clienti domestici vulnerabili un’informazione comprensibile, corretta e completa per consentire loro di esercitare agevolmente il diritto di chiedere l’attivazione del Stg entro il termine del 30 giugno 2025, in conformità alla previsioni vigenti. La società, da sempre impegnata nella cura e nel costante miglioramento della qualità del servizio offerto ai propri clienti, confida di poter dimostrare la piena legittimità e correttezza del proprio operato nel corso dell’istruttoria”.









