
L’Inps chiarisce il percorso di inclusione sociale e lavorativa previsto per i nuclei familiari beneficiari dell’assegno d’inclusione a seguito della presentazione della domanda di rinnovo
L’Inps chiarisce il percorso di inclusione sociale e lavorativa previsto per i nuclei familiari beneficiari dell’assegno d’inclusione (Adi) a seguito della presentazione della domanda di rinnovo.
I chiarimenti
Le informazioni, contenute nel messaggio n. 2052 del 27 giugno 2025, riguardano infatti la presentazione delle domande di rinnovo da parte dei nuclei familiari che hanno percepito la diciottesima mensilità della misura e che intendono presentare domanda di rinnovo, per ulteriori dodici mesi, previa sospensione di un mese, secondo quanto previsto. In particolare, nel messaggio, sono state previste semplificazioni per la presentazione delle domande di rinnovo da parte dei nuclei familiari che non hanno subito variazioni nella propria composizione e illustrate le modalità di compilazione della domanda, alle quali si rinvia. Entriamo nel merito del percorso obbligatorio, che prevede la presentazione dei nuclei familiari ai servizi sociali entro centoventi giorni dalla data di sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (Pad) che, per le domande di rinnovo da parte dei nuclei familiari che non hanno avuto variazioni nella composizione, coincide con la data di presentazione della domanda. Confermata anche la clausola di salvaguardia, in base alla quale è garantita l’erogazione delle prime tre mensilità spettanti dell’Ada in caso di accoglimento della domanda in prossimità dello spirare dei centoventi giorni.
Percorso presso i servizi sociali e i centri per l’impiego
Accedendo alla piattaforma Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl) è possibile verificare il percorso previsto per i nuclei familiari beneficiari dell’Adi a seguito dell’accoglimento della domanda. Tale percorso si perfeziona e si personalizza successivamente all’analisi multidimensionale.
Il primo incontro
Il primo incontro con gli operatori dei servizi sociali, previsto per tutti i nuclei familiari che presentano la domanda di rinnovo dell’Adi successivamente alla fruizione delle diciotto mensilità, serve alla verifica e alla conferma o modifica dei percorsi di inclusione sociale e lavorativa individuati nei mesi precedenti. È infatti il servizio sociale che deve accertarsi che il percorso individuato sia coerente con i bisogni del nucleo familiare e registrare sui propri sistemi il completamento dell’analisi o l’aggiornamento/conferma della precedente, per azzerare e riavviare il contatore per la successiva scadenza ed, eventualmente, per sbloccare le sospensioni nel tempo intervenute. Nel corso del primo incontro, pertanto, gli operatori possono convalidare o modificare i contenuti dell’analisi multidimensionale precedentemente effettuata e consentire la prosecuzione dei percorsi individuali.
Le scadenze
“Nel caso in cui siano necessari uno o più incontri successivi per ultimare tale operazione – spiega l’Inps – le successive scadenze temporali per la presentazione ai servizi sociali vengono fissate in 90 giorni, entro i quali il nucleo familiare può essere convocato o presentarsi autonomamente presso i medesimi.
I nuovi impegni per l’attivazione lavorativa
A seguito del riesame della valutazione dei componenti del nucleo familiare da parte dei servizi sociali, vengono ridefiniti gli impegni del nucleo nell’ambito dei patti di inclusione sociale e lavorativa e le nuove scadenze temporali di presentazione ai servizi Sociali e ai centri per l’impiego (Cpi). In particolare, i componenti dei nuclei familiari inseriti in un percorso di attivazione lavorativa presso il Cpi devono, entro i successivi 60 giorni, sottoscrivere il patto di attivazione digitale individuale (Padi), se non già sottoscritto in precedenza, e, successivamente, presentarsi al Cpi per la sottoscrizione o l’aggiornamento del patto di servizio personalizzato (Psp). Considerando che i percorsi di inclusione sociale e lavorativa possono essere proseguiti indipendentemente dalla fruizione dell’assegno, qualora dopo la presentazione della domanda di rinnovo siano già state registrate dal Cpi attività riguardo l’aggiornamento o la sottoscrizione di un Psp, la scadenza temporale di 60 giorni è automaticamente modificata nella scadenza successiva di 90 giorni, purché ci sia stata una precedente analisi da parte dei servizi sociali per l’assegnazione o conferma della tipologia di percorso prevista per il componente del nucleo familiare attivabile al lavoro.









