Il kiwi contribuisce alla normale funzione intestinale: via libera dall’Efsa al claim

KIWI

Per l’Efsa si possono pubblicizzare in etichetta, perché provati, i benefici del kiwi sull’intestino. Gli altri casi: dall’avena all’orzo, dal frumento all’olio extravergine

 

Un nuovo claim salutistico è stato approvato da Efsa per il kiwi verde (Actinidia deliciosa “Hayward”).  Il claim è: “Il consumo di kiwi verde contribuisce alla normale funzione intestinale aumentando la frequenza delle evacuazioni.”

Il claim può essere utilizzato solo per:

  • kiwi verdi freschi venduti come tali
  • kiwi verdi freschi soltanto sbucciati e/o tagliati, purché forniscano un minimo di 200 g di polpa, informando i consumatori che questa è la quantità necessaria per ottenere l’effetto benefico.

Si tratta della verifica di possibili proprietà benefiche che hanno trovato riscontri scientifici a parere dell’Autorità alimentare europea e possono essere vantati in etichetta, a precise condizioni.

Esempi del genere già autorizzati sono quelli per la fibra di orzo, la fibra di avena, la fibra di barbabietola da zucchero e la fibra di crusca di frumento. Tanto per fare alcuni esempi:

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  1. Fibre da avena e orzo integrale — aumento del volume fecale

L’Efsa ha riconosciuto che la fibra presente nel grano d’orzo e nell’avena contribuisce ad aumentare il volume delle feci, migliorando la funzione intestinale. Questo è un classico “general function claim” previsto dall’articolo 13.1 del Regolamento (CE) n. 1924/2006.

  1. Beta-glucani da avena, crusca d’avena o orzo — riduzione del colesterolo

I beta‑glucani solubili estratti da avena, crusca d’avena o orzo (non o poco processati) sono autorizzati come claim salutistici: “Il consumo regolare di beta‑glucani contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue.” La soglia minima è di 3 g/giorno (o almeno 1 g per porzione, nell’ambito di una dieta povera di grassi saturi e colesterolo)

  1. Beta-glucani — controllo dell’aumento glicemico post-pasto

L’uso di beta‑glucani da avena o orzo nell’ambito di un pasto ha dimostrato di ridurre l’aumento della glicemia post‑prandiale (i picchi di glucosio nel sangue). Il claim è autorizzato se l’alimento contiene almeno 4 g di beta‑glucani per 30 g di carboidrati disponibili in una porzione definita.

  1. Fibra di crusca di frumento — accelerazione del transito intestinale

Anche la fibra di crusca di frumento ha un claim autorizzato: “Contribuisce ad accelerare il transito intestinale”. Per poterlo usare, il prodotto deve contenere almeno 10 g di fibra di crusca di frumento al giorno.

Il caso dell’extravergine

Olio extravergine d’oliva ha un claim salutistico specifico autorizzato dall’EFSA riguardante i suoi polifenoli. Il claim è: “I polifenoli dell’olio d’oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo.”

Per poter riportare questa dicitura in etichetta o in pubblicità:

  • L’olio deve contenere almeno 5 mg di idrossitirosolo e suoi derivati (ad esempio oleuropeina e tirosolo) per 20 g di olio d’oliva, corrispondenti a circa 250 mg/kg di olio di questo fenolo
  • L’etichetta deve informare che l’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 20 g di olio d’oliva.