
Dimenticate creme e unguenti: ora per alleviare il prurito da zanzara basta un piccola penna che sviluppa calore sulla pelle. Questo il segreto del successo della penna al calore post puntura. Ma funziona davvero? Parola di studi clinici.
Durante l’estate, le zanzare diventano il nemico numero uno delle nostre serate all’aperto. E per chi reagisce con forte prurito o gonfiore, anche una semplice puntura può trasformarsi in un tormento. E allora ecco il fiorire di unguenti più o meno naturali a base di erbe o ammoniaca. Da qualche tempo, però, sono comparsi sul mercato anche dispositivi elettronici portatili, piccoli come un accendino, che promettono sollievo immediato applicando calore sulla parte punta. Le chiamano in diversi modi, penna post puntura, penna antizanzara, disositivo termico a calore concentrato, ma la sostanza è identica.
A differenza di altri strumenti, come quelli a suzione che aspirano la saliva dell’insetto, questi dispositivi non si basano su teorie: la loro efficacia sembrerebbe confermata anche da studi clinici.
Come funzionano
Il principio è semplice e del tutto meccanico: il dispositivo riscalda la punta fino a circa 50–55°C e, premuto contro la pelle per pochi secondi (di solito tra i 3 e i 10), trasmette un impulso termico nella zona della puntura.
L’effetto del calore è duplice:
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Denatura le proteine contenute nella saliva dell’insetto (quelle responsabili della reazione infiammatoria e del prurito);
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Interferisce con i recettori nervosi, inibendo il segnale del prurito.
Il trattamento è rapido, localizzato, e può essere ripetuto in caso di necessità. Alcuni modelli — come Bite Away, Beurer BR 60 — sono già disponibili anche in Italia, sia online sia in alcune farmacie a prezzi tra i 20 e i 25 euro.
Cosa dice la scienza
Non si tratta solo di sensazioni soggettive. Uno studio clinico pubblicato nel 2011 sulla rivista Clinical, Cosmetic and Investigational Dermatology ha dimostrato che l’uso del calore riduce significativamente il prurito e il dolore associati alle punture di zanzara.
I ricercatori hanno osservato una riduzione del prurito del 57% entro un minuto dall’applicazione, rispetto al 15% ottenuto con un placebo. Gli effetti collaterali erano rari e lievi: al massimo, una temporanea sensazione di calore intenso.
Anche uno studio successivo, del 2023, ha confermato l’efficacia. L’analisi dei dati, basata su oltre 12.000 punture trattate riferite da circa 1.750 partecipanti (42% donne, età media 39 ± 13 anni), ha evidenziato una riduzione significativa di prurito e dolore per tutte le specie di insetti considerate (zanzare, tafani, api e vespe). Il prurito causato dalle punture di zanzara è diminuito del 57% entro il primo minuto e dell’81% tra i 5 e i 10 minuti dopo il trattamento, con una riduzione complessiva di prurito e dolore più marcata rispetto al gruppo di controllo
Vantaggi (e limiti) dei dispositivi
Sicuri e riutilizzabili
I dispositivi non contengono farmaci, sono indicati anche per bambini dai 3 anni in su e non presentano rischi di assuefazione o interazioni con altri prodotti.
Efficaci su vari morsi
Funzionano su punture di zanzara, ma anche su morsi di tafano, vespa e formica, se applicati subito dopo l’evento.
Zero residui chimici
Nessun principio attivo sulla pelle, quindi nessun rischio di allergie o dermatiti da contatto.
Attenzione alla tempistica
Il trattamento è più efficace entro pochi minuti dalla puntura. Una volta che la reazione infiammatoria è già in corso, l’effetto tende a diminuire.
Da evitare su aree sensibili
Non vanno usati su viso, mucose o pelle già irritata (come da scottature solari). E bisogna sempre rispettare i tempi indicati per evitare ustioni.
Costano, ma durano
Il prezzo di questi strumenti oscilla tra i 20 e i 40 euro, a seconda del modello e delle funzionalità (alcuni si collegano allo smartphone, altri funzionano a batterie). Non sono economici, ma durano a lungo e possono sostituire un intero armadietto di pomate e antistaminici.
La nostra conclusione
Per una volta, la tecnologia ha davvero qualcosa da offrire contro uno dei fastidi più comuni dell’estate. Se usati correttamente, i dispositivi termici possono rappresentare una soluzione efficace, sicura e scientificamente fondata per affrontare le punture di zanzara e non solo. Non fanno miracoli, ma riducono sensibilmente prurito e gonfiore.









