Dermatite, ecco come distrarre i bambini dal prurito (senza usare farmaci)

Rimedi terapeutici, quindi medicazioni e farmaci, ma non solo. Contro il prurito che scatena la dermatite atomica esistono anche molte tecniche non farmacologiche ma comunque efficaci: dalla respirazione al rilassamento fino alla visualizzazione, all’immaginazione guidata e alla desensibilizzazione. L’ospedale pediatrico Bambino Gesù con il supporto della Fondation pour la Dermatite Atopique, ha promosso un open day che si terrà sabato 21 settembre dalle 10:00 alle 14:00 nella sede di Roma – San Paolo (Auditorium ‘Valerio Nobili’, viale Ferdinando Baldelli, 38). Nel frattempo ha messo a punto un opuscolo (si può scaricare qui) nel quale passa in rassegna i sintomi e i rimedi di una delle patologie della pelle più diffuse, la dermatite atopica. Colpisce circa 1 bambino su 5. Le ittiosi, gruppo di malattie genetiche rare, a seconda della forma ne colpiscono da 1 su 3.000 a 1 su200.000. Le caratteristiche comuni sono l’alterazione della barriera cutanea, la secchezza, il prurito e la necessità di cure continue. Sono croniche e incidono sulla qualità di vita dei pazienti e dei familiari per il disagio estetico, per l’impatto emotivo, per complessità delle terapie e per il prurito. Una guida messa a punto dagli esperti del Bambino Gesù spiega ai genitori quali sono le tecniche per distogliere l’attenzione dei bambini quando si manifesta questo fastidioso sintomo.

Per affrontare si può fare ricorso alle tecniche non farmacologiche di distrazione dal prurito: servono a facilitare il controllo delle sensazioni spiacevoli legate alle medicazioni e al prurito, spostando l’attenzione dei bambini su uno stimolo alternativo, come il gioco. Prevedono il coinvolgimento dei genitori e dei fratellini e possono essere utilizzate durante l’applicazione della terapia o quando il prurito diventa più insopportabile. In questi momenti, ad esempio, si può invitare il bambino a respirare in modo lento e profondo, a manipolare uno dei suoi oggetti preferiti o a creare storie fantastiche (distrazione), a immaginare una sala di controllo con tanti pulsanti che spengono il dolore (visualizzazione), a dare un’immagine al dolore/prurito abbassando gradualmente l’intensità (desensibilizzazione).

Nel corso dell’open day, un team di specialisti (dermatologi, allergologi, genetisti, otorinolaringoiatri, oculisti, psicologi, pediatri di famiglia, assistenti ludiche e infermieri), con il supporto delle Associazioni dei pazienti, sarà a disposizione delle famiglie con informazioni sulle patologie, sulla corretta applicazione delle terapie e sui metodi più efficaci per rendere il percorso di cura meno difficile. Per i più piccoli tante iniziative ludiche, la possibilità di partecipare ad un concorso internazionale di disegno e materiale didattico (fumetti, video animazione) per familiarizzare, in forma di gioco, con la malattia.

 

 

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