Controlli alle frontiere europee: per quali alimenti si è alzata l’attenzione

CONTROLLI FRONTIERE ALIMENTI

La Commissione europea ha aggiornato le verifiche per i prodotti che importiamo. Rafforzate quelle per i tahina e halva dalla Siria (per salmonelle) e semi di cumino turchi (per alcaloidi). Vediamo in dettaglio le decisioni prese

La Commissione europea aggiorna ogni sei mesi le regole sui controlli ufficiali alle importazioni di alimenti e mangimi di origine non animale, sulla base dei rischi effettivi segnalati dal sistema di allerta RASFF e dalle ispezioni condotte negli Stati membri.

L’ultimo aggiornamento aumenta ad agosto le verifiche per i prodotti siriani contaminati da salmonella e per semi di cumino turchi dove sono stati rilevati alcaloidi. Vediamo in dettaglio le decisioni prese.

I prodotti sotto tiro

Siria (tahina e halva – semi di sesamo)

  • Salmonella: controlli aumentati al 30% (in precedenza al 20%), per alto tasso di non conformità nei controlli ufficiali relativi a Salmonella.

Stati Uniti (via Turchia)

  • Vaniglia estratto: controlli pesticidi confermati al 20%.

  • Burro di arachidi e arachidi: controlli aflatossine al 20%.

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  • Prodotti a base di pistacchio (USA via Turchia): aflatossine controllate al 30%.

Turchia

  • Pomodori → controlli residui pesticidi al 20%.

  • Pompelmi → controlli ridotti al 10% (compliance migliorata).

  • Fichi secchi e derivati → controlli aflatossine + Ocratossina A al 30%.

  • Semi di cumino → controlli per alcaloidi pirrolizidinici aumentati al 50%.

Etiopia (spezioni su spezie)

  • Peperoni, zenzero, zafferano, curcuma, timo, alloro, curry → compliance migliorata: certificate ufficiali non più richieste, ma persistono controlli nel 30% delle spedizioni.

Altri paesi e prodotti

  • Colombia: granadilla e frutto della passione → residui pesticidi, controlli al 20%.

  • Egitto: foglie di vite → pesticidi controllati al 50%; mango → pesticidi al 20%.

  • Sri Lanka: yardlong beans (fagiolini cinesi) → pesticidi controllati al 30%.

  • India:

    • Drumsticks (bacche di moringa): elevato tasso di non conformità → certificato ufficiale obbligatorio + controlli al 30%.

    • Yardlong beans indiani (fagiolini cinesi): certificato richiesto, controlli al 50%, con periodo transitorio fino al 12 ottobre per spedizioni già partite senza certificato o analisi.

Come funziona il meccanismo UE dei controlli

Il sistema è regolato dal Regolamento (EU) 2017/625, che definisce i controlli documentali, di identità e fisici (incluse analisi di laboratorio) per prodotti considerati ad alto rischio.
Il Regolamento 2019/1793, aggiornato periodicamente, stabilisce le frequenze di controllo e le condizioni speciali (come la certificazione ufficiale obbligatoria) su base rischio-Paese-prodotto.