Niente più pellicce animali a partire dalla collezione primavera-estate 2018. La notizia è stata data da Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci, mercoledì 11 ottobre durante l’evento Kering Talk, al London College of Fashion e in diretta facebook. Una notizia che non poteva non far piacere agli animalisti, in particolare a LAV e The HSUS – Humane Society for The United States – e alla Fur Free Alliance (FFA).
L’impegno di Gucci è il risultato di un rapporto di lunga durata che ha avuto come unici interlocutori le due associazioni (italiana e americana) del network internazionale FFA nell’ambito del progetto Fur Free Retailer, una iniziativa che mira a condizionare le politiche di responsabilità sociale delle aziende moda al fine di rinunciare all’uso di pellicce animali.
A salvarsi, dalla collezione primavera-estate del prossimo anno: visoni, volpi, zibellini, karakui (gli Astrakhan) ma anche conigli, opossum e molti altri animali appositamente allevati o catturati.
Un risultato epocale, dichiarano Lav e The HSUS, che senz’altro potrà ispirare altre firme della moda per lavorare insieme nel rispetto dell’ambiente e degli animali, anche in risposta ad istanze sempre più sentite dai cittadini. Simone Pavesi, responsabile LAV – Area Moda Animal Free, ha spiegato: “La decisione di Gucci cambierà radicalmente il futuro della moda. Il rispetto degli animali è sempre più radicato nei valori delle persone e i grandi nomi della moda stanno gradualmente attuando politiche di responsabilità sociale in questa direzione. Mentre la moda diventa sempre più etica, le catene di approvvigionamento che ruotano intorno agli animali saranno una cosa del passato.”
Attraverso questa nuova fur-free policy, Gucci si unisce a molti dei principali marchi mondiali di moda e rivenditori – tra cui Armani, Hugo Boss, Stella McCartney, Yoox Net-a-Porter ed altri, elencati sul portale www.furfreeretailer.com.
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