La somma non è certo da capogiro ma il principio è importante: mai arrendersi di fronte al (presunto) strapotere delle multinazionali. Convinto di ciò, Martino Giorgianni, titolare della One Multimedia Srl, ha fatto causa a Google dopo la chiusura ingiustificata del proprio account di distribuzione di App sul Play Store di Google: chiedeva al colosso americano la restituzione della somma pagata per aprire quell’account che non aveva mai potuto utilizzare. Totale dell’importo: 25 dollari, una questione di “principio” come siamo spesso abituati a chiamarla. Di fronte al giudice di Pace di Rometta al quale Giorgianni si era rivolto per far valere le proprie ragioni, Google le ha tentate tutte producendo una corposa memoria difensiva e sollevando numerose eccezioni di giurisdizione, asserendo la competenza dei Tribunali U.S.A. di Santa Clara (California) ovvero del Regno Unito (Galles). Niente da fare. Il giudice di Pace di Rometta, ritenuta la sua competenza e giurisdizione, ha condannato il colosso a restituire a Martino i 25 dollari ed a pagargli le spese del giudizio.