Dal 1° agosto 2017 i veicoli a due ruote potranno godere di uno sconto del 30% sui pedaggi autostradali. Lo ha annunciato questa mattina a Roma il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, insieme al presidente dell’Aiscat, Massimo Schintu.
La novità è benvenuta fra i motociclisti e supera quella che il ministro Delrio ha chiamato un’anomalia tutta italiana: vale a dire il pedaggio unificato fra auto e moto. Nella maggior parte degli altri paesi europei, infatti, le autostrade o sono gratuite o prevedono una tariffa specifica ridotta per i mezzi a due ruote.
Serve un Telepass specifico (15 euro all’anno)
Per godere della tariffa scontata non basterà però avere la moto (o lo scooter). E non sarà sufficiente neanche avere un Telepass unico sul quale sono caricate le targhe dell’auto e della moto di famiglia. Bisognerà dotarsi di un Telepass specifico per motoveicoli, affontando il costo aggiuntivo del canone, di circa 15 euro l’anno. Poca cosa per chi viaggia molto in autostrada. Soprattutto perché ora la misura potrebbe spingere diverse persone a passare dall’auto allo scooter, per il commuting autostradale quotidiano.
Due moto, doppio Telepass?
E se ho due moto dovrò avere due Telepass? Abbiamo posto la domanda al presidente dell’Aiscat, Schintu che, con sincerità, ha detto che non è stata ancora presa una decisione a riguardo. Ed ha specificato che, sebbene per ora il Telepass sia l’unico mezzo di esazione automatizzata disponibile, a breve entreranno altri “player”, che saranno liberi di attuare politiche personalizzate.
Ma perché un Telepass aggiuntivo? E perché non consentire lo sconto anche con l’esazione manuale, attraverso il casellante. Abbiamo posto anche queste domande in conferenza stampa. Perché – è stata la risposta – abbiamo l’esigenza di controllare chi passa e con quale veicolo. E la tecnologia attualmente in uso non ci consente di riconoscere automaticamente se il veicolo in transito è un’auto o una moto; né con i sistemi di esazione automatica né ai varchi con operatore.
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Misura sperimentale: dal 1° agosto al 31 dicembre
Anche per questi motivi si tratta di una misura sperimentale, decisa su un periodo che va dal 1° agosto al 31 dicembre 2017. Già, questo non è stato specificato nelle comunicazioni che erano state veicolate prima della conferenza: la misura è sperimentale. Partirà il 1° agosto, ma i Telepass moto saranno disponibili solo dal 15 settembre. E allora, come si fa?
Chi ha già il Telepass e a settembre prenderà quello specifico per la moto, poi si vedrà scalare il 30% sui transiti effettuati ad agosto in moto. Già, ma come si farà a capire quali saranno stati i transiti in moto e quali quelli in auto? Confessiamo di non averlo capito.
Riduzione più marcata in futuro?
Ma valutiamo più che positivamente il fatto che finalmente, dopo anni di battaglie – la prima fu della Fmi nel 1994 – si sia arrivati a un risultato. Avremmo preferito uno sconto del 50%, come chiedevano i proponenti (in primo luogo la rivista Motociclismo, che ha creato una specifica campagna, ma anche la stessa Fmi e Confindustria Ancma). Ci è stato spiegato però che il 30% era il massimo dello sconto possibile in base alla modulabilità tariffaria prevista nell’attuale contratto. Quindi era il massimo concedibile subito, per avere il provvedimento in vigore prima dell’esodo estivo. Altrimenti se ne sarebbe parlato minimo nel 2018. Senza contare, ha sottolineato Schintu, che il 45% del pedaggio non resta nelle mani delle autostrade, ma finisce in tasse e canoni. Perfetto, apprezziamo e ringraziamo. Ma ci sorge un’ultima domanda: quindi riusciremo a parlare di uno sconto del 50% per il prossimo contratto di servizio? Forse questa è un’altra storia. Intanto accontentiamoci.