Controlli insufficienti sui prodotti ittici canadesi destinati all’Europa

PRODOTTI ITTICI CANADESI

L’audit ha evidenziato significative lacune nel sistema di controllo dei prodotti ittici in Canada destinati all’esportazione verso l’Ue. Nonostante un sistema strutturato, la bassa frequenza di ispezioni e campionamenti mina la sua efficacia, sollevando preoccupazioni sulle pratiche di sicurezza alimentare del paese nordamericano.

Gli auditor della Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare (DG Sante) hanno riscontrato che, pur esistendo un sistema completo per il controllo degli stabilimenti e delle navi fabbrica che esportano prodotti ittici verso l’UE, l’efficacia operativa è compromessa da:

  • Lacune nella supervisione delle attività degli ispettori sul campo;
  • Mancata attuazione dei piani di ispezione e campionamento basati sul rischio.

Importazioni principali e precedenti notifiche

I prodotti ittici più importati dal Canada verso l’UE includono crostacei e pesce congelato, come aragoste americane, gamberi, ippoglosso della Groenlandia, nasello del Pacifico settentrionale e platessa coda gialla.

Dal gennaio 2018, il sistema di allerta rapida per alimenti e mangimi (RASFF) ha registrato nove notifiche per partite di prodotti ittici canadesi. Otto segnalazioni hanno riguardato un controllo inadeguato della temperatura, mentre una era relativa a un’infestazione parassitaria. In quest’ultimo caso, le autorità hanno adottato azioni correttive tempestive, distruggendo la partita incriminata in Canada.

Tre notifiche sul controllo termico hanno interessato lo stesso stabilimento, ma l’ispezione per verificare le azioni correttive è stata effettuata solo nel 2021, anni dopo le prime segnalazioni.

Errori nelle linee guida e mancati obiettivi

La Canadian Food Inspection Agency (CFIA) aveva elaborato una guida per conformarsi ai requisiti UE su pesce e frutti di mare. Tuttavia, questa conteneva informazioni errate su campionamenti e test microbiologici, come:

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  • Limiti massimi per piombo nei cefalopodi e cadmio in specie come tonnetto striato, acciughe e pesce spada superiori ai livelli UE;
  • Test per Listeria monocytogenes e Salmonella basati su un unico campione composito anziché su cinque unità come richiesto dall’UE.

Queste discrepanze sono state corrette solo in seguito all’audit.

Inoltre, la CFIA non ha rispettato gli obiettivi di ispezione pianificati per diversi stabilimenti ad alta priorità. Per il periodo 2022-2023, solo cinque ispezioni su otto sono state completate in siti di seconda categoria di rischio con alta priorità, e la percentuale scende al di sotto del 50% per i siti a bassa priorità.

Anche i campioni raccolti sono stati inferiori al previsto:

  • 17 campioni per l’istamina, rispetto ai 37 pianificati;
  • 149 campioni per metalli pesanti, contro i 350 previsti;
  • 348 campioni microbiologici, rispetto ai 731 programmati.

Reazioni e misure correttive

La CFIA ha dichiarato di essere in fase di revisione del proprio approccio basato sul rischio per migliorare la pianificazione delle ispezioni preventive su tutti i prodotti alimentari, compresi i prodotti ittici. Nel bilancio 2024-2025 sono stati previsti maggiori investimenti per le attività di campionamento e ulteriori programmi di formazione per identificazione dei pericoli, analisi e controlli preventivi.

Nonostante queste misure, gli auditor hanno scoperto che alcuni stabilimenti e navi fabbrica presentavano violazioni significative e di lunga data, non rilevate dagli ispettori, evidenziando carenze nei meccanismi di supervisione.

Prossimi audit UE

Nel 2025, la Commissione Europea effettuerà 259 controlli e audit in Stati membri, paesi terzi che esportano verso l’Europa e potenziali Stati membri. Tra le nuove aree di indagine figurano:

  • Sicurezza dei prodotti a base di carne;
  • Livelli di istamina nei prodotti ittici;
  • Cultura della sicurezza alimentare.

Per il Canada sono previsti due audit: uno sulla salute animale e uno sull’igiene nella produzione di molluschi bivalvi vivi. Questi controlli rientrano in una più ampia strategia dell’UE per garantire standard elevati di sicurezza alimentare per i consumatori europei.

Con l’aumentare delle esportazioni ittiche e delle preoccupazioni legate alla sicurezza alimentare, il Canada è chiamato a rafforzare i propri controlli per allinearsi agli standard rigorosi dell’Unione Europea. Le misure adottate nei prossimi mesi saranno cruciali per mantenere la fiducia nel commercio alimentare tra le due regioni.