Attualmente, i cittadini che visitano un altro paese Ue spesso non possono accedere a servizi e contenuti online, come film, serie Tv, musica, videogiochi ed eventi sportivi, anche se pagano un abbonamento nel loro paese d’origine.
Secondo un sondaggio della Commissione nel 2016 il 64% degli europei ha usato internet per accedere o scaricare videogiochi, immagini, film o musica (in Italia il 54,7%). Molti si aspettano di poterlo fare anche mentre viaggiano nell’Ue. Questi numeri dovrebbero crescere visto che gli europei pagheranno di meno per accedere a Internet sui loro dispositivi mobili negli altri stati comunitari a partire dal 15 giugno 2017, quando finiranno i costi del roaming internazionale nell’Ue.
Le nuove regole
Le nuove regole approvate in via definitiva dal Parlamento europeo giovedì e già concordate con il Consiglio europeo a febbraio 2017, sono volte a rimuovere le restrizioni esistenti. I cittadini Ue pertanto potranno accedere a servizi multimediali come Netflix, HBO Go, Amazon Prime, Spotify, Deezer mentre sono in un altro paese UE per vacanze, studio o lavoro.
Controlli su residenza e protezione dati
I fornitori di servizi con contenuti online potranno prendere misure “efficaci e ragionevoli” per verificare che l’abbonato non si è trasferito definitivamente in un altro paese UE, poiché le licenze sui diritti d’autore possono essere diverse da un paese all’altro. Diversi son i metodi di verifica consentiti come il controllo della carta d’identità, dei dettagli di pagamento, delle informazioni fiscali pubbliche, delle informazioni postali o dell’indirizzo IP. Gli operatori devono garantire tuttavia che qualsiasi trattamento di dati personali sia proporzionato allo scopo e devono introdurre delle tutele, specialmente per i controlli degli indirizzi IP.
Le nuove norme riguarderanno solo i servizi a pagamento online, ma i fornitori di servizi gratuiti avranno la possibilità di rendere i propri contenuti disponibili in tutta l’UE, a condizione che soddisfino i requisiti relativi ai controlli di residenza.
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“I cittadini europei attendevano queste nuove norme, che rappresentano un passo verso un mercato digitale comune. Queste nuove norme aumentano la mobilità e garantiscono la portabilità agli utenti dei contenuti online europei, senza pregiudicare il diritto d’autore“, ha dichiarato il relatore Jean-Marie Cavada (ALDE, FR).
La legislazione ora passa al Consiglio dei Ministri UE dove dovrà essere approvata formalmente, dopodiché gli Stati membri avranno nove mesi di tempo per approvare le nuove regole.