La sicurezza del cibo sta diventando cosa da ricchi? Diritti, prezzi e qualità: la filiera agroalimentare a un bivio. A Roma il convegno del Salvagente, nella giornata in cui sono stati assegnati gli awards alle realtà eccellenti del settore agrolimentare. Tra gli interventi: Maurizio Martina (Fao), Coop, Petti e NaturaSì
La sicurezza del cibo sta diventando cosa da ricchi? Diritti, prezzi e qualità: la filiera agroalimentare a un bivio. Oggi 14 giugno, si è svolto a Roma il convegno “Sostenibile e sano, le sfide nel piatto” nella giornata in cui sono stati assegnati gli awards alle realtà eccellenti del settore agrolimentari.
Organizzato dalla redazione del Salvagente, il convegno si è aperto con una intervista di Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao, e ha visto protagonisti sul palco il presidente di NaturaSì Fabio Brescacin, la direttrice qualità Coop Italia Renata Pascarelli e il direttore generale di Italian Food Spa, Pasquale Petti. Ha moderato il convegno il direttore del Salvagente, Riccardo Quintili.
Martina (Fao) su carne coltivata, Ngt e farina di grilli: “Scelte da non imporre senza tenere conto delle sensibilità dei popoli”
Intervenuto con una videointervista, Maurizio Martina, vicedirettore generale della Fao, riferendosi ai conflitti in atto, come quello in Ucraina, ha ricordato che “Non c’è sicurezza alimentare senza pace e non c’è pace senza sicurezza alimentare” e che “i temi dell’insicurezza alimentare, i grandi nodi agroalimentari, sono tornati prepotentemente al centro delle questioni geopolitiche”. Martina si è anche espresso sul difficile rapporto tra tecnologia, produzione agroalimentare e etica, a partire da esempi come i nuovi Ogm, la carne sintetica, la farina di grilli: “Il mandato che noi abbiamo come Fao è quello di essere agenzia tecnica, neutrale, al servizio del lavoro dei governi. Questo è il nostro contributo più utile a discussioni che sono sempre molto delicate, perché intrecciano anche orientamenti culturali”. Rispetto alle polemiche che hanno diviso il nostro paese ha spiegato: “Dobbiamo avere grande rispetto delle sensibilità diverse che ci sono su questi nodi. Non credo che si sciolgano solo con leggi, penso che bisogna aiutare l’avanzamento di una discussione di merito e poi scegliere. Non possiamo far calare dall’alto scelte senza tenerne conto. Pensare a una discussione omologante da questo punto di vista, l’ho sempre trovato un errore. Una discussione attorno ai temi del cibo è anche tutta culturale, pre-politica, antropologica e non solo tecnico-scientifica.
La videointervista di Maurizio Martina
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Pascarelli (Coop): “Prezzo sia giusto, non basso a tutti i costi”
Relativamente alla sfida di un cibo etico e sostenibile ma accessibile a tutti, Renata Pascarelli Direttrice Qualità Coop Italia, ha dichiarato: “Per noi di Coop è la sfida di tutti i giorni perché assistiamo oggi più che mai a una tendenza spiccata alla polarizzazione della domanda che sempre più tende a privilegiare i prodotti di primo prezzo. Noi rispondiamo alla sfida con ciò che rappresenta per noi il prodotto a marchio Coop; un punto di equilibrio tra qualità -irrinunciabile-, sicurezza -obbligata-, prezzo giusto -non basso a tutti i costi. Dal 2020, quando è nata l’idea, abbiamo rivoluzionato la nostra offerta e oggi sui nostri scaffali troviamo 5000 prodotti riformulati, la maggior parte dei quali autentiche innovazioni e anche una linea “Gli Spesotti” che risponde alle esigenze di chi vuole risparmiare senza perdere di vista il valore del cibo”.
Pasquale Petti: “Sul prezzo finale gravano i margini della Gdo”
Pasquale Petti, Ceo del gruppo Petti, ha raccontato: “Con il progetto di filiera del pomodoro toscano ci impegniamo a rendere più sostenibile la nostra produzione sia dal punto di vista economico che ambientale, oltre a garantire trasparenza e sicurezza al consumatore. Ogni anno investiamo per incrementare gli ettari di terreno coltivato a pomodoro toscano da industria nel nostro territorio della Val di Cornia e quest’anno arriveremo a 1.300 ettari. Ciò si traduce in risparmio nel trasporto della materia prima verso il nostro stabilimento, si velocizza lo scarico e la lavorazione del pomodoro fresco entro massimo 12 ore dalla raccolta. Inoltre, abbiamo un ciclo virtuoso dell’utilizzo dei nostri pozzi artesiani dai quali viene estratta acqua potabile che viene filtrata e poi entra nel ciclo di lavorazione, attraverso la quale la stessa viene poi depurata e riciclata per gli impianti di raffreddamento”. Petti nota anche, però, che “sul prezzo di acquisto del consumatore purtroppo gravano le marginalità della grande distribuzione su cui bisognerebbe fare una seria riflessione”.
Fabio Brescacin: “Il prezzo nascosto del cibo”
Articolato anche l’intervento di Fabio Brescacin, presidente di NaturaSì. “Il prezzo del cibo allo scaffale non è il suo vero prezzo” ha spiegato.
“Sempre più studi dimostrano che il vero prezzo del cibo (TCA true cost accounting) è almeno due volte quello che il consumatore oggi paga. Ci sono dei costi nascosti chiamati anche esternalità che sono i costi ambientali provocati da un’agricoltura industriale ed i costi sociali e sanitari conseguenti ad un cibo di bassa qualità nutrizionale”.
Il presidente di NaturaSì ha concluso: “Per risolvere questo tema non è necessario raddoppiare il prezzo del cibo ma sarebbe sufficiente aumentare il prezzo delle materie prime riconosciuto agli agricoltori di pochi centesimi al chilogrammo perché tutti gli altri costi rimarrebbero invariati. Questa sarebbe una grande e vera rivoluzione per la salute delle persone e del pianeta e questo è nelle possibilità e nella coscienza di ogni singolo consumatore”.
Assegnati i Salvagente Awards
L’evento fa parte della giornata Salvagente Awards, in cui sono stati assegnati riconoscimenti alle aziende, alimentari o di servizi, che si sono distinte nelle prove di laboratorio o nelle verifiche di trasparenza del giornale “Leader nei test di laboratorio contro le truffe ai consumatori”.
Matteo Fago: “Importate occasione di confronto”
Matteo Fago, editore del Salvagente, ha spiegato: “Il Salvagente Awards 2024” è un’occasione preziosa e rara nel nostro settore, che è quello della divulgazione sul mondo dei consumi. Preziosa perché ci consente di connetterci con le più importanti aziende italiane del mondo Food e No-Food per riflettere insieme su un futuro sostenibile non solo da un punto di vista alimentare, ma anche globale. I consumi, infatti, non riguardano solo ciò che portiamo in tavola ma anche i servizi di cui usufruiamo o gli oggetti che compriamo. Settori che meritano la medesima attenzione e lo stesso standard di tutela. Come detto, l’evento è anche un’occasione rara, perché in un mercato dinamico e rapidissimo sono sempre meno frequenti le occasioni di confronto con gli attori della filiera, in un clima disteso e lontano, per una volta, dalle logiche puramente commerciali.
Spero possa essere un appuntamento destinato a ripetersi nel tempo, testimoniando l’impegno etico verso i consumatori da parte di un numero sempre maggiore di aziende”.
I premiati
Tre le tipologie di riconoscimenti: il premio “Eccellenza”, il premio “Bollino” e alcuni premi speciali, per un totale di 45 assegnazioni.
La categoria “Eccellenza” è riservata alle imprese che hanno ottenuto i giudizi migliori nei test comparativi condotti da Il Salvagente negli ultimi dodici mesi
Ecco l’elenco:
Alce Nero, Callipo, Martini, Mustela, Equilibra, La gioiosa Bio, Chicco, Angelo Parodi, Neutro Roberts, Noberasco, MD Spa, Fatina bio, Barilla, La Molisana, NaturaSì, Todis, Zerbinati, Carapelli, Villa Sandi, San Giorgio, Consorcio, Madi Ventura spa
Per “Bollino” sono state premiate le aziende che hanno scelto di intraprendere, con successo, il percorso di verifica “Testato da Il Salvagente”
Ecco l’elenco:
Assicuratore Facile, Better Life, Boero, Dental Smile, Merenda, Parsifal, Sorgente Light, Studio Di Stasio, Blind Home, Allenamento Sequenziale, BBQ4All, Contributo Utile, Genio in 21 giorni, Gruppo Vezza, Legge3, Petti, Soluzioni Green, Studio MG, Volantino Sicuro
I premi speciali, invece, riguarda realtà imprenditoriali che nel corso degli ultimi anni si sono distinte per motivazioni diverse, dalla trasparenza verso i propri clienti alla tutela dell’ambiente, dall’impegno verso il proprio territorio all’attenzione per la qualità dei prodotti.
Ecco l’elenco:
Conapi, Coop, Pasta di Camerino