Sentendosi chiamata in causa dallo spot pubblicitario di Rigoni bio, che vantava di essere “senza olio di palma”, Ferrero si è rivolta al giudice in Francia, perdendo l’appello
Sentendosi chiamata in causa dallo spot pubblicitario di Rigoni bio, che vantava di essere “senza olio di palma”, Ferrero si è rivolta al giudice in Francia, perdendo l’appello. A riportare la notizia il magazine francese “Que choisir”, secondo cui con questa mossa, “Il colosso della crema spalmabile non solo ha perso l’appello, ma ha così portato alla ribalta la sua controversa scelta di mantenere l’olio di palma nella sua ricetta”.
Lo spot al centro della querelle
Lo spot televisivo che ha spinto Nutella a rivolgersi al giudice era quello si Rigoni di Asiago, trasmesso in Francia nel 2019 e nel 2020, che sottolineava il lato biologico della sua crema spalmabile Nocciolata, “senza olio di palma” . Nel video si vedeva anche un orango tango abbracciato a una madre e suo figlio, tutti e tre seduti su un’altalena in giardino. Ferrero lo ha letto come un malcelato attacco alla sua Nutella, che usa olio di palma tra gli ingredienti e ha portato la Pmi italiana in tribunale in Francia per “denigrazione e parassitismo” . Dopo una prima decisione contraria, il colosso degli spread ha perso anche in appello, ha riferito il 12 gennaio il media online L’Informé . La filiale francese della Ferrero è quindi condannata a pagare alla Rigoni Di Asiago France un risarcimento di 10mila euro.
La deforestazione legata all’olio di palma
“Economico e dalla resa imbattibile, l’olio di palma è l’olio vegetale più consumato al mondo. 80% negli alimenti, 10% nei cosmetici e 10% nei biocarburanti. Ma la sua produzione contribuisce alla deforestazione nelle regioni tropicali. Soprattutto nel Sud-Est asiatico, Indonesia e Malesia insieme forniscono quasi l’85% della produzione mondiale” scrive Que choisir.
Sostenibile certificato al 100% che non risolve il problema?
Ferrero ha puntato sulla rigorosa politica che afferma di applicare per garantire le sue forniture di olio di palma tracciabili e sostenibili al 100%, tramite il marchio RSPO ( Roundtable on Sustainable Palm Oil). Canopée Forêts vivants, associazione filiale degli Amici della Terra specializzata nella difesa delle foreste, sostiene che RSPO che non è esente da difetti, secondo la ONG. “Protegge certamente delle foreste primarie molto belle, ma d’altro canto permette la deforestazione delle foreste secondarie”, sottolinea Sylvain Angerand, coordinatore della campagna Canopée.
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