Non abbiamo sbagliato titolo. Parafrasando la celeberrima semifinale di Messico 70 si potrebbe dire che in un’altra sfida, con in palio obiettivi di certo non meno importanti, il risultato è quantomeno invertito.
Ci riferiamo alla raccolta firme per chiedere alla Commissione europea che non autorizzi ancora il glifosato, il pesticida più utilizzato al mondo e “probabilmente cancerogeno” per citare il risultato del report della Iarc, l’Agenzia per la ricerca sul cancro dell’Oms.
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Perché 3-4? Perché i tedeschi dopo solo settimana di raccolta firme per l’Ice (l’Iniziativa dei cittadini europei) hanno raccolto qualcosa come 150mila firme, più della metà delle 245mila già incassate dalla coalizione europea di cui fa parte anche il Test-Salvagente. E l’Italia? Pur senza sfiorare l’efficienza teutonica, il nostro paese è arrivato quasi a 5mila firme in una settimana, battendosela con Francia, Spagna, Gran Bretagna.
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Una buona partenza ma l’obiettivo è superare nel nostro Paese le 100mila firme entro l’estate per dare un segnale difficile da ignorare alla Commissione europea. Dunque meglio non aspettare troppo e munirsi di carta di identità (o passaporto) e firmare la petizione europea.
Mica vorremmo lasciar volare indisturbata la Germania?
La diffusione del “Veleno nascosto”