Caro Test-Salvagente,
intendo a breve effettuare lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento energetico in un alloggio a mia disposizione in atto vuoto e nel quale né io e né i miei familiari abbiamo la residenza.
Posso effettuare io i lavori di sola ristrutturazione edilizia usufruendo della detrazione del 50% mentre mio figlio, con me convivente e con me ancora residente, provvede ad eseguire il lavori inerenti il risparmio energetico usufruendo lui della detrazione del 65%?
Sergio Nocera
Caro Sergio,
entrambe le cose sono possibili. In quanto proprietario dell’appartamento, pur non essendovi residente, può comunque eseguire i lavori di ristrutturazione e farsi applicare la detrazione del 50%. Idem per suo figlio, familiare convivente, ancorché nemmeno lui residente nell’appartamento che potrà godere del bonus al 65% a condizione di sostenere le spese facendosi intestare tutto: sia le ricevute della ditta (per materiali e manodopera) sia i bonifici di versamento veri e propri. Le detrazioni del 50 e 65% si applicano infatti agli immobili abitativi in genere, anche se sono seconde case.
Il vero problema è un altro: alcuni lavori potrebbero essere detraibili sia col 50 che col 65%, e in quel caso bisognerebbe scegliere o un bonus o l’altro, perché entrambi non sarebbero accumulabili.
Quindi lei potrà pagare determinati interventi edili e su quelli applicare il 50%, mentre suo figlio, di tasca sua, potrà pagarne altri finalizzati al risparmio energetico e su quelli applicare il 65%.