Chi è Angelo Moretto, l’esperto italiano dell’Oms vicino a Big Food

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Angelo Moretto è stato nominato dall’Oms nel comitato consultivo sulla sicurezza alimentare. Il Salvagente ha più volte raccontato in passato come i suoi legami con l’Ilsi, la lobby di Bayer, Nestlé,  e Coca-cola potesse essere fonte di conflitti d’interesse

 

Angelo Moretto, direttore dell’Uoc Medicina del lavoro e professore di Medicina del lavoro all’Università di Padova è stato nominato dal direttore Generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, come membro esperto del Comitato consultivo dell’Oms, sulla sicurezza dell’alimentazione. Come riporta Aboutpharma.com, l’azienda ospedaliera-universitaria di Padova nel commentare la notizia ha aggiunto: Compito del professor Moretto sarà il costante aggiornamento e la valutazione tossicologica sulla contaminazione da sostanze chimiche degli alimenti”. Il ruolo, assegnato previa consultazione con il governo italiano, durerà quattro anni. Anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, si è affrettato a complimentarsi con Moretti: “una scelta basata sulla grande professionalità e la fama della persona”.

Le perplessità sulla scelta

Riportate le reazioni positivi e entusiastiche, ci permettiamo ora di aggiungere invece la nostra perplessità riguardo la nomina. Dubbio che non riguarda la profondità del curriculum del professor Angelo Moretti, né le sue competenze, ma l’opportunità che l’Italia, dietro assenso dell’esecutivo, venga rappresentata in un comitato dell’Oms su un tema delicato come la sicurezza alimentare, una persona che ha un passato a stretto contatto con l’industria agroalimentare.

I rapporti con la fondazione della lobby Ilsi

Già ne 2016, come raccontava il Salvagente, Greenpeace aveva denunciato il profilo ambiguo di Angelo Moretto, parte del gruppo di esperti della Fao e dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Jmpr),   aveva dato un parere congiunto che avrebbe scagionato il glifosato dal rischio per la salute umano.

Secondo Greenpeace, Alan Boobis e Angelo Moretto, avevano “legami con l’Istituto Life Sciences International (Ilsi). Ilsi Europa riceve la maggior parte dei suoi finanziamenti di esercizio e di ricerca da aziende private, inclusi i produttori di glifosato Dow e Monsanto. E l’Istituto di Salute e Scienze Ambientali dell’Ilsi, (Hesi) è finanziata principalmente da aziende private, tra cui, anche qui, i produttori di glifosato Dow, Monsanto e Syngenta“. Tra i membri dell’Ilsi ci sono altri big mondiali come Nestlé, Coca cola, Exxon, Pepsi, Pfizer, McDonald, Novartis, Procter & Gamble.

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Il panel di esperti

Nello specifico, Angelo Moretto, invece, era e risulta ancora un membro del team direttivo del progetto Risk21 che fa capo a Hesi, oltre ad essere, al tempo, membro del consiglio di fondazione della stessa Hesi. Moretto, secondo la ricostruzione dell’epoca fatta da Greenpeace, si sarebbe dimesso da un panel sui pesticidi di esperti scientifici dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, a causa di un interesse finanziario relativo alla valutazione delle sostanze chimiche.

La segnalazione nei Monsanto papers

Non è l’unica segnalazione che il Salvagente pubblica su Angelo Moretto nel corso del tempo. Nel 2017, Le Monde fa un grande clamore con una inchiesta sui “Monsanto papers”, che svela i legami della multinazionale con il mondo della ricerca. Nell’ambito di quella inchiesta, il quotidiano francese sottolinea come Moretto, in un paio di occasioni, firmi articoli con posizioni screditanti dello Iarc, l’organismo dell’Oms che per primo ha parlato di cancerogenicità dell’erbicida glifosato.

Le porte girevoli tra scienza, industria e istituzioni

Quello di Angelo Moretto appare come un possibile caso di “porte girevoli”, termine che si usa per quegli esperti – ne abbiamo segnalati tanti nel corso degli anni – che passano con disinvoltura da un incarico privato in realtà sostenute con i soldi dell’industria, a un incarico istituzionale, in cui sono tenuti a rappresentare l’interesse della collettività, per poi magari ritornare altrettanto rapidamente al servizio dell’agrobusiness e delle multinazionali. Un vai e vieni che lascia molto perplessi i cittadini riguardo la capacità di indipendenza di giudizio di chi sa che il prossimo stipendio, come quello precedente, potrebbe essere bonificato dallo stesso mondo che si è chiamati a giudicare in maniera imparziale. Per tale motivo, ci sembra opportuno esprimere dei dubbi sul fatto che un ruolo così importante presso l’Oms e su un argomento così delicato come la sicurezza alimentare, venga occupato, per l’Italia, dal professor Angelo Moretti.