
Per riconoscere un packaging idoneo, sicuro e sostenibile e favorire la sicurezza alimentare è importante conoscere il significato di alcuni simboli. La guida pratica della Csi
In occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare (domani 7 giugno) Csi – organismo leader nel testing e verifiche di qualità nel campo, tra gli altri, della sicurezza alimentare – del gruppo Imq, pubblica una breve e pratica guida per riconoscere i principali pittogrammi presenti sui contenitori per uso alimentare, sempre più usati anche per il crescente ricorso dei pasti a domicilio.
Spiega Alberto Taffurelli, responsabile della Food packaging materials business unit della Csi: “Come primo aspetto occorre considerare l’idoneità del packaging. E con idoneità si intende anzitutto quella al contatto con gli alimenti. I materiali che entrano in contatto con il cibo devono essere sicuri, garantendo anzitutto di non rilasciare componenti in quantità tali da mettere in pericolo la salute umana, e di non comportare modifiche nella composizione, nel gusto e nell’odore degli alimenti”.
Per riconoscere un packaging idoneo, sicuro e sostenibile è bene conoscere il significato di alcuni simboli e marchi. Ecco i principali
Idoneità a contatto con gli alimenti: pittogramma bicchiere e forchetta

Le verifiche dell’idoneità possono essere condotte direttamente dall’operatore economico o possono essere affidate a laboratori specializzati o a organismi di certificazione quale CSI, in grado di rilasciare anche un marchio volontario a garanzia dell’idoneità del prodotto, verificata da un organismo di terza parte.
Il simbolo bicchiere e forchetta e/o l’indicazione specifica di utilizzo non sono obbligatori per gli oggetti che, per le loro caratteristiche, sono chiaramente destinati al contatto alimentare, come i contenitori impiegati nelle ristorazioni/gastronomie (ad es. per le pizze da asporto), e non fornisce ulteriori indicazioni sul riutilizzo, sul riscaldamento in microonde o congelamento nel freezer. Queste informazioni, se necessarie, sono demandate ad altri simboli appositi.
Sostenibilità del packaging: marcature e simboli




Sostenibilità del packaging: marchi relativi a certificazioni rilasciate da organismi di terza parte
Ad ogni alimento il giusto packaging
Qual è il packaging migliore per gli alimenti? Aspetti di sicurezza a parte – sopra esaminati – il packaging alimentare consigliato dovrebbe dipendere anche dalla tipologia di alimento. Ad esempio, un contenitore in alluminio è preferibile per alimenti a rischio muffe ma è da evitare in caso di cibi fortemente acidi o salati.
Attenzione alle temperature

Se il pasto arriva freddo e sul packaging non è riportata alcuna indicazione in merito al suo utilizzo nel forno, è preferibile estrarre l’alimento, trasferirlo in padella o teglia adatta, e riscaldarlo tra i 60° e 80° per assicurarsi anche di abbattere eventuali microbi proliferati in seguito alla produzione.
Attenzione all’ambiente! Come smaltire il materiale di consegna del pasto
Se sul materiale di contenimento degli alimenti non è indicata la dicitura che esplicita la possibilità di riutilizzo, occorre smaltirlo e non riutilizzarlo per evitare di “stressare” il contenitore con un utilizzo per il quale non è stato testato in origine. Non tutti i materiali utilizzati per l’asporto, infatti, che si tratti di food delivery o contenitori usati per picnic all’aria aperta, sono adatti al riutilizzo: una buona percentuale di questi è stata fino ad ora pensata per essere single-use con la conseguenza di un impiego notevole di materiali con cicli di vita brevi. Per questo, un corretto smaltimento è importante per rendere minimo l’impatto sull’ambiente. Un’operazione semplice, ma non priva di insidie:
- I contenitori di carta e cartone privi di barriere repellenti ad acqua e olio – e dunque sporchi di residui di alimenti – non possono essere riciclati e vanno gettati nei rifiuti indifferenziati.
- Se il contenitore è in plastica, va risciacquata correttamente prima per eliminare i residui alimentari prima di gettarla nella raccolta della plastica.
- Contenitori e posate compostabili sulle quali compaiono i corretti loghi di attestazione, possono essere gettati nella raccolta dell’umido insieme agli avanzi e scarti alimentari.
- Spesso i vari Comuni differiscono tra loro per potenzialità di smaltimento e dunque le regole per una corretta raccolta differenziata possono essere diverse localmente e vanno verificate a seconda del Comune in cui ci si trova.
E, in vista dell’estate, i 3 consigli per una maggiore sicurezza alimentare:
Durante la stagione più calda aumenta il rischio di infezioni alimentari causati da germi e patogeni che possono svilupparsi in particolar modo all’interno di alcuni alimenti, soprattutto i freschi, e se non si rispetta una corretta prassi di conservazione.
- Durante una gita fuori porta con picnic meglio evitare di portare dessert con creme, carni crude e pesce: le alte temperature estive possono danneggiare l’alimento nonostante sia contenuto all’interno di materiali certificati dal punto di vista microbiologico.
- Attenzione alla spesa! Dopo la spesa, occorre fare attenzione al tragitto verso casa, meglio evitare soste di una durata maggiore di 30 minuti tornando dal supermercato. I cibi surgelati, soprattutto durante i mesi più caldi, possono iniziare la fase di scongelamento prima che li si depositi nel congelatore: meglio verificarne sempre lo stato prima di conservarli in freezer ed eventualmente consumarli entro 24h.
- La catena del freddo vale anche per i semplici prodotti da frigorifero, è sconsigliabile anche in questo caso superare i 30 minuti fuori da un ambiente refrigerato.










