La Commissione europea ha pubblicato uno studio sui 51 sistemi di etichettatura sul benessere animale in vigore nella Ue: i cittadini interessati al tipo di macellazione e sul’alimentazione negli allevamenti
I consumatori europei vogliono un’etichettatura sul benessere animale che però contenga principalmente informazioni su come il capo è stato macellato (40%) e di cosa si è nutrito negli allevamenti (40%). Nella lista delle richieste, gli europei vorrebbero poi leggere sulle confezioni se l’animale ha potuto accedere all’aperto (35%) e in generale in quali condizioni è stato allevato (28%).
Dati che emergono dallo studio sull’etichettatura sul benessere animale della Direzione Generale per la salute e la sicurezza alimentare (Dg Sante) della Commissione europa, condotta tra aprile 2021 e febbraio 2022, e che non è escluso che possano servire per arrivare a uno schema condiviso di etichettatura. Il report ha analizzato 51 diversi modelli di etichettura anche se questo tipo di informazioni sono precluse ai consumatori di 16 stati su 27, Italia compresa. Nel nostro paese infatti l’etichettatura del benessere animale – “Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale” – è ancora in fase di consultazione ma non convince nè gli animalisti né i veterinari.
Benessere animale: “Vogliamo saperne di più”
Secondo i risultati dello studio, come riporta il portale Ruminantia, “i consumatori della Ue hanno un basso livello di consapevolezza riguardo alle condizioni in cui gli animali d’allevamento sono tenuti e trattati. Nonostante ciò, almeno la metà della popolazione vorrebbe saperne di più. Due terzi dei consumatori dell’Ue hanno percepito che le informazioni a loro disposizione sul benessere degli animali, provenienti principalmente dai media tradizionali e non dalle etichette degli alimenti, non erano sufficienti per fare scelte informate basate”.
Nei due sondaggi condotti (circa 400 risposte ottenute in ogni Stato membro), I consumatori si sono dichiarati disponibili a pagare prezzi più alti per ricevere informazioni puntuali ed essere sicuri di portare in tavola alimenti che rispettino il benessere animale.
Etichettatura migliora le condizioni di allevamento
Avere a disposizione informazioni sulle condizioni di allevamento e macellazione del bestiame contribuisce, secondo la Commissione, al miglioramento di alcuni aspetti della vita degli animali. Commenta Ruminantia: “Le conclusioni dello studio supportano qualsiasi potenziale iniziativa sull’etichettatura del benessere degli animali nell’Unione europea. I risultati hanno mostrato che c’è una chiara richiesta da parte dei consumatori di maggiori informazioni su questo argomento, oltre a una certa confusione causata dalla presenza di più etichette sul mercato. E’ quindi importante semplificare lo stato attuale dei sistemi di etichettatura sul benessere degli animali nell’Ue. Lo studio ha anche mostrato che, nel contesto della strategia Farm to Fork, prendere in considerazione l’etichettatura sul benessere degli animali crerebbe un valore aggiunto per l’intera filiera alimentare”.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente