I produttori che etichettano in maniera non corretta il pet food (e non solo) saranno sanzionati. A prevederlo è un decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri secondo cui le sanzioni saranno applicate al responsabile di etichettatura o all’operatore del settore dei mangimi. Il provvedimento prevede sanzioni per l’uso ingannevole di claim e dell’etichettatura facoltativa in genere. Saranno, inoltre, modulate le sanzioni per il mancato rispetto delle tolleranze di etichettatura, a seconda che si tratti di una discrepanza dei tenori analitici (ceneri, fibra etc.) o dei livelli di additivi.
Verranno poi previste sanzioni più gravi per le condotte che compromettono la sicurezza dei mangimi, quali l’immissione sul mercato di mangimi contaminati senza le indicazioni di etichettatura previste o di materiali soggetti a divieto di utilizzo nei mangimi.
L’obbligo di etichettatura è stato previsto dal regolamento europeo 767/2009: da allora i mangimi devono riportare sulla confezione l’indicazione della composizione (che deve essere dettagliata), l’eventuale presenza di additivi  e  i componenti analitici. Con il nuovo provvedimento e le sanzioni che prevede, l’obbligo sarà più stringente e