L’alternativa al triclosan nei dentifrici esiste. Ed esiste da anni, da quando, per lo meno, un’azienda italiana ha impiegato i suoi laboratori per capire come sostituire l’antibatterico. Era il 2010 quando la Farmaceutici Dottor Ciccarelli decise di avviare la sostituzione del triclosan. C’erano già sospetti sulla sostanza ma ancora la Fda era ben lontana da un suo parziale bando (avvenuto solo quest’anno) e gran parte delle aziende utilizzavano senza preoccuparsi la sostanza già accusata di avere effetti dannosi sul sistema endocrino.
Perché allora prendere in considerazione una sostituzione costosa e non obbligata per un prodotto di punta del mercato italiano come Pasta del Capitano? “La preoccupazione principale è sempre stata garantire ai consumatori un prodotto efficace e sicuro” dice al Test-Salvagente Roberto Cerini, direttore tecnico della Farmaceutici Dottor Ciccarelli. Che ci spiega le ragioni della scelta di sei anni fa: “Per questo motivo, fermo restando che  l’uso del  triclosan  nei dentifrici è ancora ammesso e ritenuto sicuro  alle concentrazioni previste dalla normativa vigente, decidemmo di valutarne la sostituzione e di cercare qualcosa di innovativo. La  svolta è stata l’inserimento nella formula dei dentifrici Pasta del Capitano del Sulfetal-Zn“.
L’alternativa efficace e sicura
Cos’è e, soprattutto, quanto è sicuro lo Zinc Coco-Sulfate (così si trova indicato nell’Inci, ossia nell’elenco ingredienti, il Sulfetal-Zn)? Non sarà che tra qualche anno ci troveremo di fronte agli stessi sospetti che gravano sul triclosan e che hanno portato 30mila consumatori a firmare la petizione di questo giornale per eliminare il pericoloso antibatterico dai dentifrici?
A rassicurarci è lo stesso dottor Cerini che spiega: “Abbiamo lavorato per due anni tanto presso i nostri laboratori che avvalendoci di test di efficacia e sicurezza condotti  presso importanti Università italiane: i risultati sono stati soddisfacenti. Solo dopo queste conferme abbiamo avviato il percorso per inserire la molecola nei nostri prodotti preoccupandoci di ottenere prodotti stabili e gradevoli per il consumatore”. Dal 2012, la sostanza – coperta da brevetto per l’utilizzo in ambito oral care  – è stata inserita in tutti i dentifrici dell’azienda.
L’attività antibatterica dello zinco unita a quella della catena tensioattiva proveniente dall’olio di cocco oltre a permettere di eliminare il triclosan ha anche consentito di abbandonare il sodio lauril solfato ottenendo prodotti più sicuri ma con pari efficacia.
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I nuovi prodotti
L’attività di ricerca non si è fermata e l’azienda debutta oggi con un prodotto rinnovato. Le novità  riguardano sia la formula dei dentifrici che il packaging. “Abbiamo rivisto tutte le formule dei dentifrici e abbiamo inserito principi attivi specifici per ciascuna esigenza” ha spiegato il direttore generale, Stefano Leonangeli. La nuova linea prevede due dentifrici per uso quotidiano – antiplacca e antitartaro – e 5 che coprono problemi specifici – whitening, total, denti sensibili, gengive e alito fresco. L’altro cambiamento riguarda il packaging: le confezioni avranno in etichetta più informazioni e un codice Qr consentirà ai consumatori di accedere, attraverso lo smartphone, a tutte le specifiche di prodotto.
Da fine novembre, data in cui la nuova linea debutterà sugli scaffali dei supermercati italiani, sui tubetti di Pasta del Capitano si leggerà anche “con menta bio“. La scelta dell’azienda è precisa: utilizzare solamente menta biologica certificata per i suoi prodotti. Un modo per incontrare il favore crescente dei consumatori italiani nei confronti dell’agricoltura organica, anche senza penalizzarli sotto il versante dei prezzi.